Cuore e testa, ecco cosa è cambiato nelle fila dell’Inter

Cuore e testa, analizziamo cosa è cambiato nella mentalità della squadra nerazzurra

Cuore e testa – E’ un lunedì dal retro gusto dolcissimo. La terza giornata di campionato è finita e la squadra nerazzurra ha portato a casa 3 punti fondamentali. Esatto, fondamentali, non tanto per la vittoria in sé quanto per i segnali che ci ha lasciato. Partiamo dalle fondamenta: ieri il tabellone di S.Siro indicava poco più di 57 mila spettatori, contro una neopromossa, all’ora di pranzo.

Chiaro segnale di una fiducia ritrovata da parte dei tifosi del biscione, che non hanno avuto il minimo dubbio: questa partita era da andare a vedere. Le aspettative non sono state deluse. Vittoria sicura, pochissimi rischi, ma soprattutto il piacere di vedere una squadra che gioca a calcio.

Guidati dal loro nuovo tecnico, i giocatori dell’Inter hanno ritrovato una serenità che si vede sul campo. La squadra è cambiata poco dall’anno scorso, ieri in campo, infatti, sono partiti titolari solo 3 nuovi volti rispetto alla passata stagione. Che cosa è cambiato allora? Uno spunto per la risposta a questa domanda ce lo ha dato ieri in conferenza stampa l’allenatore in seconda Domenichini: “Non è stata una sfida facile anche se poi la vittoria è stata meritata. La Spal sta bene in campo e Semplici è molto bravo a organizzare i suoi ragazzi: ci hanno creato più di qualche problema” 

Continua il mister:

“L’anno scorso l’Inter ha patito le piccole, per questo siamo molto felici di quanto fatto”.  Eccolo qua il nodo del discorso. L’anno scorso gli stessi giocatori pativano le piccole. Quest’anno non succede, gli scontri contro le squadre chiuse non sono più un pericolo. Con testa e organizzazione, mischiati a un buon palleggio, siamo riusciti a sbrogliare la matassa senza rischiare esageratamente. La differenza più grande, però, l’ha fatta il cuore. La squadra è unita e ha voglia e fame di vittorie.