Focus Inter: Skriniar, le differenze con i difensori del passato
Skriniar interpreta diversamente il ruolo di centrale rispetto a qualche suo predecessore
Lo si può vedere dai primi risultati di questa stagione: Milan Skriniar ha fatto compiere un bel salto in avanti alla difesa dell’Inter.
Lo slovacco, nonostante la sua giovane età, dimostra innate capacità nel guidare la difesa unite ad uno strapotere fisico del quale è rimasto colpito anche Marco Borriello, affrontato nella vittoria di domenica con la Spal.
Scetticismo
I tifosi erano scettici all’inizio per l’acquisto di un difensore che aveva alle spalle un solo anno di Serie A e che, secondo i giornali, era stato pagato una cifra esorbitante. E’ poi venuto fuori che, grazie all’inserimento di Gianluca Caprari nella trattativa, il suo costo è stato di sette milioni di euro totali.
Un leader umile
Il Corriere dello Sport in edicola oggi sottolinea la ritrovata stabilità della retroguardia nerazzurra. Grandi meriti li ha senza dubbio l’ex Samp: “C’è anche dell’altro, però. Innanzitutto il lavoro di Spalletti, che ha saputo costruire un impianto di squadra che assicura copertura al reparto arretrato, non più soggetto a sanguinose ripartenze, come accadeva pure nei mesi d’oro del secondo Mancini, quelli in cui l’Inter correva in testa. Skriniar? La differenza rispetto a Murillo, e per certi versi anche a Medel, è che tra le doti dello slovacco ci sono la concentrazione e l’applicazione. In sostanza, ascolta e segue ciò che gli viene detto (anche dallo stesso Miranda), senza lasciarsi prendere dall’istinto o da qualche eccesso di sicurezza”.
(Fonte: Corriere dello Sport)