Ausilio prima di Crotone-Inter: “L’anno scorso un caso a sè. E su Icardi…”
Il diesse nerazzurro Piero Ausilio parla ai microfoni di Premium prima del match in trasferta allo Scida
In occasione delle consuete interviste prepartita, Piero Ausilio ha parlato con i giornalisti di Premium Sport prima di Crotone-Inter.
Crotone-Inter dello scorso anno, è la volta che si sei arrabbiato di più in assoluto dopo quella sconfitta ?
“Non lo so, fortunatamente si parla di una stagione nuova. L’esperienze servono perché sulla base di quelle bisogna costruire il nostro futuro.
Abbiamo costruito qualcosa di importante, stiamo lavorando, non abbiamo fatto ancora nulla di eccezionale, stiamo lavorando in modo serio che è la cosa più importante.
Un allenatore che ci crede, una squadra che ci crede, è il nostro obiettivo e tutti insieme stiamo lavorando su questo”.
Su Icardi ieri Spalletti ha detto la clausola dovrebbe essere a livello di tutti i top player come Isco, 700 milioni o tu la toglieresti proprio ?
“Fino all’anno scorso sembrava una clausola monstre anche quella di Mauro. Io penso che quando c’è la voglia di stare insieme, i contratti le clausole contano effettivamente poco.
L’Inter è felice di avere qui Mauro, lui è felice e orgoglioso di essere il capitano dell’Inter e lo sarà ancora per tanti anni con o senza la clausola”.
Però come operatore di mercato, vedendo i 5 gol in tre partite, quanto vale secondo te Icardi ?
“Icardi vale tantissimo, ma è un giocatore dell’Inter, ha un contratto lungo. Ovviamente sarà ancora più lungo in futuro, non vedo nessun problema.
Non è un discorso di valutazioni, un giocatore forte come Icardi è dell’Inter e l’Inter se lo tiene stretto, questa è la cosa che conta di più”.
Prevedete di prolungarlo, di ritoccarlo ancora nei prossimi mesi il contratto di Icardi ?
“Ma non è una cosa di cui stiamo discutendo. Con Mauro ci incontriamo e parliamo con grande facilità. Negli ultimi anni penso abbia rinnovato il suo contratto almeno 3 volte.
Non escludo possa capitare ancora, ma se non fosse così non dimentichiamo che ha ancora un contratto molto lungo con l’Inter.
È lo stesso discorso di prima, quando c’è voglia di stare insieme, si sta bene insieme. Come il caso di Mauro e l’Inter.
Sono straconvinto che Icardi abbia ancora da dare tantissimo alla causa dell’Inter, sia con un nuovo contratto, non escludo che possa capitare perché no”.
L’Inter di Mancini partì allo stesso modo, con un impatto molto forte. Aveva 4 vittorie in campionato, se oggi l’Inter vincesse andrebbe in testa – per qualche ora – alla classifica.
L’Inter aveva la miglior difesa e vinse le prime 4. Anche lì l’entusiasmo era stato ritrovato con un’Inter compatta, quasi perfetta.
Si può fare un parallelismo ? Che cosa si deve fare per evitare il dopo ? Perché l’inizio è stato da primatista.
“L’entusiasmo c’è, la voglia di lavorare e di crescere c’è. Abbiamo deciso di fare dal primo giorno una cosa molto semplice: pensare partita dopo partita. Non ci interessa vedere le classifiche degli anni scorsi e nemmeno quella di oggi.
È normale che i risultati ci danno fiducia e convinzione su quello che si sta facendo. Però quello che conta sarà fine maggio.
Abbiamo tutti esperienza per sapere che i calendari lasciano il tempo che trovano. Le partite sono 38 e dopo 38 vedremo dove sarà l’Inter, noi speriamo più in alto possibile”.
Il dato che è balzato all’occhio lo scorso anno sono i 19 punti persi con le piccole. Spalletti dice di giocare oggi come se fosse una partita come tutte le altre. Il gruppo recepisce, ma è un lavoro difficile. Come lo vedi tu il gruppo ?
“Sono d’accordo con le tue parole, la differenza nei campionati si fa con queste partite qui. Una squadra che vuole crescere e diventare forte, con degli obiettivi come quelli dell’Inter, non può sbagliare queste partite.
È vero quanto dici di certe partite. Non devi stare a preparare un derby o una con la Juve, con la Roma, sono cose che vengono quasi da sé. Queste devono essere fatte con un lavoro serio, per far emergere la differenza di qualità.
Ma se non hai altri valori, non hai cuore, non hai corsa, la tua qualità non viene fuori sul campo. Noi vogliamo essere questo”.
Le piacciono i capelli platino di Icardi ?
“Non è il mio tipo, ma al di là dei capelli l’importante è che continui a fare quello che ha sempre fatto. Durante la settimana, durante le partite, è un ragazzo che s’impegna sempre tantissimo, a cui tutti voglion bene.
E che ha dei capelli biondi, neri… a me non piacciono, ma se continua a fare quello che sta facendo va bene anche così”.