Condò: “La gara di Crotone potrebbe essere il simbolo della rinascita nerazzurra”

Condò: “L’Inter vuole rinascere dalle sue ceneri”

Paolo Condò autorevole firma della Gazzetta dello Sport ha parlato della nuova Inter di Luciano Spalletti.

“C’è qualcosa di fortemente simbolico nel fatto che la gara che potrebbe proiettare l’Inter in testa da sola. La trasferta di oggi a Crotone, corrisponda al punto più basso della caduta nerazzurra nel torneo scorso. È il segno marcato di un cambio di stagione già percepito nelle tre partite giocate fin qui. Lo scorso aprile a Crotone l’Inter suscitò pena negli osservatori e rabbia nei tifosi perché al di là di ogni deficienza tattica l’assenza di una dignitosa motivazione spiegò quanto sarebbe stato amaro il finale di campionato”.

“Il fatto che nella formazione di oggi resista più di metà degli spettri in campo allora certifica come la qualità complessiva della rosa fosse notevole già l’anno scorso. Mancavano i bypass in grado di collegare i talenti in modo fluido e autorevole. L’aumento della fluidità si è già visto, Crotone darà una risposta sull’autorevolezza. Non vinci in quello stadio se non l’affronti con la personalità di chi guarda lontano. La gente dell’Inter ha un modo molto speciale di seguire la sua squadra. Come (quasi) tutti accorre allo stadio in modo massiccio se le cose vanno bene ma a differenza di altre tifoserie, non concede l’oblio quando le cose vanno male”.

“Le tremende prestazioni dell’Inter di primavera avevano a San Siro una cornice di 40mila testimoni, e la parola non è scelta a caso perché non c’era nulla di festoso nella loro presenza. Era piuttosto un memento che un genio della comunicazione come Spalletti ha usato a proprio vantaggio in questi primi mesi ad Appiano. Il tecnico può serenamente esaltare il tanto di buono che ha trovato in rosa. Il ricordo del male è in qualche modo custodito dalla gente che oggi va allo stadio ben disposta. Certe figuracce però le ha archiviate, non dimenticate. I giocatori se lo sentono addosso, questo sguardo affettuoso ma ancora guardingo. Spalletti per loro è innanzitutto un mezzo per rimontare il passato. Il fatto che questa rincorsa sia partita bene sta per innescare il circuito virtuoso di fiducia e risultati. L’Inter vuole andare in testa da sola oggi, e in prospettiva vuole arrivare al derby a punteggio pieno. Da un mese diciamo che Juve e Napoli sono candidate riconosciute allo scudetto, e che il giudizio sulle altre grandi è in via di definizione; ecco, di qui a un mese potrebbe essere rilasciata una terza patente. Nerazzurra”.

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