Spalletti in conferenza:”Non siamo una grande squadra. Doveva entrare…”

Spalletti parla in conferenza dopo la vittoria di oggi

Luciano Spalletti ha risposto, come di consueto, alle domande dei giornalisti in conferenza dopo la gara di oggi pomeriggio.

Numerosi come sempre i temi affrontati.

Andiamo a leggere le parole del mister.

“Se non si riesce a segnare si fa vedere una quadratura di squadra e si prova a forzare di più. Ho visto la mia squadra adattarsi a condizioni a cui non è abituata e stare dentro la partita rimanendo accesa e attiva. Se non sei pronto ai rimbalzi, alla palla sporca, al contropiede cattivo fatto di rabbia, di fisicità che loro sanno fare in questo campo diventa difficile. Si vedrà a fine anno quante squadre vinceranno qui. Il Milan l’ha fatto subito in 11 contro dieci. Qui c’erano 30 gradi, a loro in quattro hanno avuto i crampi, noi ne abbiamo dovuti sostituire due e i cambi non hanno portato un peso maggiore dal punto di vista offensivo. Ho dovuto sostituire entrambi i terzini, senza l’infortunio di D’Ambrosio avrei messo Eder facendo fare il terzino a Candreva. Tutto molto bene ma bisogna migliorare”.

Su Dalbert che sembrava intimorito

“Per me è un ragazzo attento, non impaurito. Perché quando porti i terzini sopra la linea dei loro attaccanti esterni e metti la palla dieci metri avanti, quando perdi palla rischi che le punte entrino dritto per dritto. Non recuperi con la corsa in verticale. Gli avevamo chiesto di fare attenzione, per questo lo reputo in atteggiamento attento in base alle richieste invece che di paura”.

L’Inter soffre e vince come fanno le grandi. Siamo già a questo punto?

“Non ancora, ma abbiamo mostrato passi avanti nella costruzione della solidità e della mentalità. La squadra come le è stato chiesto ha giocato con personalità, ha continuato a palleggiare, a provare a entrare dritto per dritto, a forzare qualche giocata, a restare in equilibrio fino al 90′. Personalità vuol dire andare lì e portare via la vittoria. Come si fa non lo so, ma si va lì e si porta a casa”