Inter: Odgaard, poco più di un milione…ma c’era chi sorrideva
Quando i resoconti del calcio mercato estivo riportarono la notizia dell’acquisto di Jens Odgaard da parte dell’Inter molti sorrisero. In quei giorni impazziva la corsa a Bernardeschi, Douglas Costa, Bonucci e altri super affermati del genere. L’Inter guardò con attenzione a questo ragazzone danese non ancora 18enne. Poi un blitz di Ausilio e Baccin, Borussia Dortmund, Roma e Ajax furono bruciate sul tempo.
1 milione poco più e qualche bonus, questo il prezzo pagato dall’Inter per assicurarsi Odgaard, che le riviste specializzate avevano già inserito tra i classe ’99 migliori al mondo.
Oggi i sorrisi ironici dai volti degli osservatori sono scomparsi. Odgaard è sceso sul campionato Primavera come un ciclone si abbatte di solito nel centro america. Un avvio di stagione normale, giusto per capire dove era capitato.
La tripletta al Milan, un avviso ai naviganti
E poi da domenica scorsa ha iniziato a mettere le cose in chiaro. Una tripletta splendida nel primo derby stagionale di categoria, dovendosela vedere, tra gli altri, con un certo Paletta, un tipo che ha già sulle spalle 300 e passa partite nelle massime serie di diversi paesi.
Tre gol diversi che danno l’esatta dimensione di un ragazzo che va in porta in qualsiasi modo.
Pallonetti, diagonali da posizioni proibitive, tocchi da opportunista sotto porta, un repertorio completo che ha fatto strabuzzare gli occhi ai tifosi di entrambe le parti. Un sinistro che incanta in un ragazzone di quasi un metro e 90 di esplosività che hanno portato subito a paragoni niente male, visto che è stato chiamato in causa addirittura il vecchio amico Zlatan. Un fisico e caratteristiche tali che gli permettono di fare reparto quasi da solo, giocando spesso di sponda coi compagni avanzati. Ed è stato entusiasmante vederlo fare a sportellate in alcune occasioni proprio con Paletta, senza alcun timore reverenziale, senza paura.
La sua strada è segnata
Con tutta la sfrontatezza che si può avere a 18 anni. Ha mandato la domenica per traverso anche a Gattuso, che se ne è uscito con una dichiarazione per lo meno strana sugli investimenti dell’Inter nel settore giovanile. Ma tre reti in un derby sono difficili da digerire e allora ad un grande come Ringhio può essere perdonato anche questo. Due suoi coetanei, Pinamonti e Vanheusden sono già nel gruppo di Spalletti.
Potremmo scommettere che non passerà molto tempo prima che il mister di Certaldo chiami anche Odgaard nel gruppo della prima squadra per vedere come regge l’impatto.
Un po’ di tempo ovviamente sarà necessario. Intanto Stefano Vecchi si coccola questo biondo che non fa gli aperitivi ma le triplette. Per ora il suo ambiente naturale è il campionato Primavera e la Youth League. Lasciamolo crescere e le soddisfazioni non mancheranno, per lui e per l’Inter.