Questa Inter non piace ai grandi della comunicazione
L’Inter gioca male ma vince, vittoria sporca, vittoria senza convincere…
In questi due giorni dopo Crotone il refrain è stato questo.
Poi però il discorso cambia all’improvviso, questa Inter ha vinto comunque le prime 4 partite del campionato.
Ora tutti ad attendere (forse meglio dire a temere) la quinta, come l’Inter del secondo Mancini.
Eccoci, finiti i complimenti o meglio le prime avvisaglie del rumore dei nemici, i totem della comunicazione sportiva tornano subito a sorridere, per ricordare con grande soddisfazione che il Mancio vinse si le prime cinque ma poi la sua Inter si perse in un tardo autunno disastroso che la respinse lontano dalla vetta.
Dunque all’erta.
Questa Inter viene un po’ derisa e un po’ temuta, un po’snobbata e un po’ guardata di traverso.
Nessuno di loro ha capito ancora cosa sia quest’Inter, se un progetto di qualcosa di buono con la possibilità di far male a chiunque o un fuoco di paglia che avanti per la buona sorte e i colpi dei suoi due fuoriclasse.
Guardare avanti con realismo
Certo è che gli osservatori, come i tifosi guardano avanti.
E vedono tre partite prima della sosta con Bologna, Genoa e Benevento.
Nello stesso periodo la Juventus se la vedrà con la Viola, con il Toro nel derby della Mole e con l’Atalanta in trasferta.
Il Napoli avrà la Lazio in casa, cui seguirà la trasferta a Ferrara e la gara interna con il Cagliari.
I tifosi nerazzurri sono già stati scottati troppe volte per lasciarsi andare a pronostici entusiastici.
Troppe volte abbiamo già battuto la testa con le squadre a torto ritenute minori.
Quest’anno nessun proclama degno dei Bauscia di una volta, ma una miscela di timori e speranze finalmente genitori di un sano realismo.
Un passo per volta, prendiamoci quel che viene fino alla sosta prima del derby e poi vediamo.
Incubi nerazzurri?
Spalletti sta interpretando al meglio questo realismo e sta facendo passare un messaggio di tranquillità piena di voglia di infrangere le regole del passato.
Chi invece sembra affranto dal calendario sono proprio i signori della stampa e della critica, il cui retro pensiero non ce la fa a restare celato più di tanto e ogni tanto fa capolino nelle loro dotte dissertazioni: “ma non è che l’Inter col calendario che si ritrova potrebbe davvero tentare la prima fuga della stagione?”
Se questo pensiero turba i loro sonni, noi non possiamo che consigliare loro un bel tranquillante prima di coricarsi, auspicando che fra un mesetto queste turbe si trasformino in lunghe notti piene di incubi nerazzurri.