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1 Quattro su quattro in questo inizio di campionato per i nerazzuri che vincono ma, secondo qualcuno, non convincono2 L’inter vince ma non convince3 Erano squadre toste con un uomo tosto al comando4 Perchè è l’Inter, è questa la sua storia, il bel gioco lo facciamo fare agli altri, noi ci accontentiamo di vincereQuattro su quattro in questo inizio di campionato per i nerazzuri che vincono ma, secondo qualcuno, non convincono
L’inter vince, 4 su 4 in questo inizio di campionato, 10 gol fatti e 1 subito per un Inter vincente e cinica ma questo come al solito non basta.
Non basta perchè secondo qualcuno l’Inter gioca male e per larghi tratti della partita non mette sul campo un gioco fluido.
Verticalizzazioni, lanci precisi, fraseggi e possesso palla, Icardi che non gioca per la squadra, il centrocampo che a volte fatica sà tanto di cantilena già sentita.
Le critiche per carità fanno parte del gioco, nulla da obiettare, certo a volte diventano quasi un dazio da pagare.
Perchè in fondo noi che Icardi lo conosciamo bene stiamo vedendo quanto stia migliorando sul gioco di squadra.
Perchè ci rendiamo conto che in fondo fà reparto da solo e lo fà anche bene e poi sinceramente il mestiere di un attacante è quello di segnare e Icardi lo fà discretamente bene.
Poi la squadra, signori questa è una squadra tosta con un uomo tosto al comando, è una squadra che sà soffrire e che sà essere cinica.
Spalletti, che fà giocare bene le proprie squadre, sta iniziando a muovere i fili ma Roma non è stata fatta in un giorno.
L’inter vince ma non convince
O meglio, magari convince anche, però non ha un bel gioco, questa è l’opinione dei critici, e se da una parte può essere condivisibile dall’altra sinceramente diventa secondaria.
Diventa secondaria perchè prima del bel gioco, prima dei fraseggi, prima di tutto c’è la cosa più importante: l’identità Inter.
L’identità nerazzurra non è il tiki taka, quello lo lasciamo ad altri, è il saper vincere al di sopra di tutto.
E’ saper soffrire quando serve, anche più del dovuto, e saper essere cinica quando serve, ed anche qui, anche più del dovuto (chiedere alla Roma per conferma).
Ogni squadra ha una storia e la nostra è una storia che dobbiamo per forza di cosa andare a vedere per capire cosa vuol dire bel gioco.
Andando indietro nel tempo sinceramente non è che l’Inter di Mancini o quella di Mourinho esaltassero cosi tanto il loro gioco.
Erano squadre toste con un uomo tosto al comando
Squadre fatte di dinamismo, fisicità, corsa e grandi colpi.
Sia chiaro, quando in squadra hai dei campioni un modo per giocare bene lo trovano, ma non è questo il punto.
Erano squadre che sapevano vincere anche non giocando bene, non era una prerogativa, non è mai stata una prerogativa nerazzurra.
Lo strapotere fisico dei “Lunghi” di Mancini, per usare una metafora cestistica come Ibra, Vieirà, Materazzi, Adriano, quella si, poteva essere una prerogativa.
Quella unita ai grandi colpi dei grandi giocatori tecnici, ma non necessarimente questo voleva dire bel gioco.
Per Muorinho è stato lo stesso, al di là che quella squadra forse era la rosa con più “biodiversità” nella storia recente, non sempre c’è stato un gioco fluidio e spettacoloso.
Era una rosa completa sotto ogni punto di vista, giocatori con caratteristichè diverse per ogni reparto, e poi il livello tecnico era altissimo.
Nonostante ciò comunque l’Inter ha vinto le sue partite essendo brutta cattiva e cinica, e a nessuno interessava.
Perchè è l’Inter, è questa la sua storia, il bel gioco lo facciamo fare agli altri, noi ci accontentiamo di vincere
La partita di Crotone non è stata un furto, perchè si è sofferto, anche più del dovuto, perchè le azioni offensive non erano troppo lineari, và bene tutto.
Però i portieri servono a parare, ed avere uno che ti tirà fuori due parate del genere non è una colpa.
Avere un giocatore che ti risolve la partita anche se ha sonnecchiato per 80′ non è una colpa.
E’ l’Inter, è tutta qui, la nostra storia è fatta di squadre cosi, cattive e ciniche.
Per carità, sono 4 partite quindi è pericolosamente presto per parlare di storia e di Inter vincente, ce ne rendiamo conto.
Nel frattempo però noi siamo qui, partita su partita e ci godiamo queste vittorie perchè poi tanto il bel gioco lo lasciamo fare agli altri.