Skriniar, da oggetto misterioso a perno della difesa, ecco la sua storia
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1 La storia di Skriniar, dalle origini a oggi2 Zilina3 Sampdoria4 InterLa storia di Skriniar, dalle origini a oggi
Il neo acquisto dell’Inter, Milan Skriniar, si è subito ambientato alla perfezione, è partito in sordina sino a conquistare i cuori dei nerazzurri.
Zilina
“Da ragazzino, amava segnare tanti gol e giocare lì davanti, in attacco. Poi arretra a centrocampo e infine in difesa. Attento, concentrato, uno che a volte ‘ci mette la pezza’ ma ha una buona tecnica di base. Tant’è che il suo ex allenatore, ai tempi dello Zilina, gli faceva battere i rigori. Altri tempi. Il padre ha giocato a calcio ed è stato il suo primo allenatore: «Milan, diventerai calciatore». Aveva già intuito qualcosa. Papà-Lubomir, infatti, giocava alla ‘Gago’ e i suoi compagni lo chiamavano così, i due si somigliavano molto. Ma dopo aver smesso iniziò ad allenare il figlio. Prima il provino con lo Zilina, risultato? ‘Preso’. Milan vive nel collegio insieme ad altri compagni, durante il giorno si diverte ma la sera subentra un po’ di malinconia: la famiglia a 100 km di distanza, gli affetti lontani, gli altri ragazzi insieme ai genitori. La giovane età: sì, un po’ di difficoltà ci possono stare, ma Skriniar tiene botta e si fa forza, sognando l’idolo Skrtel. «Milan, diventerai un calciatore», così fu. Il nome, poi, evoca il derby di Milano ma in famiglia lo chiamano ‘Mino’“.
Sampdoria
“Nel 2015 approda alla Samp dopo 15 gol segnati con lo Zilina. Non parla italiano, non conosce la città e si trova un po’ spaesato. Ergo: non gioca mai (giusto 3 presenze con Montella in panca, secondo il padre neanche lo considera). Poi, però, grazie a Giampaolo si prende la maglia da titolare e non esce più dal campo. Solidità, sicurezza, una freddezza glaciale nonostante l’età e l’esperienza in Serie A. Piedi buoni e qualità, oltretutto. Retaggi da centrocampista. Fa il suo esordio anche in Nazionale, dove fin qui ha collezionato 11 presenze. Tutto merito del padre e… della fidanzata, modella slovacca che l’ha seguito ovunque (insieme al cane!)“.
Inter
“In estate è diventato il calciatore slovacco più pagato della storia (operazione da 35 milioni complessivi). Non male. Adesso si è preso l’Inter e vuole diventarne un perno inamovibile: nerazzurri primi in classifica a punteggio pieno, Skriniar sempre titolare. È sicuramente sulla buona strada“.
Fonte: Sky Sport