Spalletti: “L’Inter non si guida da sola. Skriniar grandioso e voglio altri giovani…”

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1 Il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, ha parlato a Inter Channel prima del match al Dall’Ara contro il Bologna di Donadoni2 Il pensiero a Bersellini3 Non c’è il pilota automatico4 Le possibilità sul moduloIl tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, ha parlato a Inter Channel prima del match al Dall’Ara contro il Bologna di Donadoni

Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Inter Channel alla vigilia di Bologna-Inter, gara che potrebbe portare i nerazzurri a 5 vittorie di fila.

L’allenatore di Certaldo dedica anche un pensiero a Eugenio Bersellini, ex tecnico scomparso all’età di 81 anni. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da TMW:

Il pensiero a Bersellini

«Un pensiero per Eugenio Bersellini? Io non l’ho mai conosciuto ma ho potuto apprezzarlo da innamorato del calcio. Non si può dimenticare il periodo della Sampdoria di Vialli e Mancini, traspariva subito l’idea di uno di cui ti potevi fidare, dalla testa forte, che dava indicazioni sul tracciato della squadra. Sono vicino al dolore della famiglia come tutti gli sportivi dell’Inter, dove ha anche vinto».

Non c’è il pilota automatico

«Come si prepara una partita in così poco tempo? È sempre la stessa cosa, ci deve essere la consapevolezza di non essere così collaudati da inserire il pilota automatico. Bisogna fare curva dopo curva, e ce ne saranno ancora tante. Ci vorrà la mente solida per guardare cosa capita davanti.

Se Skriniar può diventare un difensore al livello di Sergio Ramos o Piqué? Lasciamolo tranquillo, lasciamolo dentro la squadra che ha bisogno di lui. È un ragazzo grandioso, non si intimorisce mai, ha le qualità per essere un grandioso calciatore.

Quali sono i vantaggi del turno infrasettimanale? Non vivere su risultati fatti e voti ricevuti, ma continuare ad essere attenti, studiare e continuare a voler fare qualcosa di meglio. Dobbiamo crescere ancora».

Le possibilità sul modulo

«Se ci sarà un’Inter a due punte? Può esserci in tutte le maniere, l’importante è essere equilibrati. Non bisogna rincorrere situazioni che poi ti fanno perdere equilibrio, se ci sarà necessità vedremo l’Inter anche a tre punte; bisogna però vedere come intendiamo il loro lavoro.

Se soffiamo forte su Icardi e Perisic si allontanano dal gruppo e poi diventa difficile passare loro la palla.

Spazio per Zaniolo e Odgaard? Con Stefano Vecchi il rapporto è diretto, gli chiedo sempre favori ogni giorno per allenarci correttamente. Gli abbiamo portato via un pilastro come Zinho Vanheusden e vince ancora, ora lo metterò ancora in difficoltà».

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