Inter: Moratti ha ragione da vendere, ancora una volta grazie Presidente
Indice dei contenuti
1 Le parole del Presidente del Triplete2 Perché il risarcimento?3 I danni subiti dall’Inter4 Quali risarcimenti?5 Moratti troppo signore, il risarcimento l’Inter se l’è preso da solaLe parole del Presidente del Triplete
L’intervista di Massimo Moratti a Sportitalia è stata ormai sviscerata in ogni dettaglio, specie sulle parole dell’ex Presidente in merito ad un suo eventuale ritorno in società.
Vogliamo rivolgere la nostra attenzione su pochissime altre parole, 12 per la precisone, riferite dal Presidente del Triplete a proposito di Calciopoli.
Moratti ha testualmente detto “non ci hanno risarcito di nulla e quindi non parlerei di risarcimento”.
Perché il risarcimento?
E’ un concetto quanto mai semplice ma che fatica ad entrare nella testa dei protagonisti di quella squallida stagione e degli addetti ai lavori.
Risarcire è un termine che nel linguaggio giuridico indica il ristoro dovuto per un danno ingiusto subito.
Attenzione alla prima parola da sottolineare: ingiusto, il danno deve essere ingiusto.
Non per questo che la legge preveda un danno giusto, ma solo un danno causato da un comportamento autorizzato (in questo caso avremo non un risarcimento ma un indennizzo).
Dopo questa necessaria digressione giuridica torniamo alle parole di Moratti.
I danni subiti dall’Inter
Che in quegli anni l’Inter abbia subito dei danni non c’è nessuno che possa negarlo.
I fatti acclarati e le sentenze parlano chiaro.
Che questo danno sia stato ingiusto è altrettanto solare.
L’Inter in quegli anni è stata messa in condizione di non vincere non da situazioni di campo ma da altro.
Chi e come, anche in questo caso, ce lo hanno raccontato le sentenze e le squalifiche comminate.
Noi ne vogliamo ricordare in questa sede una sola, la madre di tutti i danni, la madre di tutte le ingiustizie: il rigore non fischiato da Ceccarini a Ronaldo per il placcaggio di Iuliano.
Quali risarcimenti?
Quali risarcimenti ha avuto l’Inter per i danni subiti?
Risarcimenti economici? Zero. Risarcimenti sportivi? Zero.
E ai buontemponi che ora penseranno subito allo scudetto 2006 “regalato” all’Inter occorrerà ricordare che quello scudetto fu assegnato ai nerazzurri solo perché la Juventus venne ritenuta colpevole dell’illecito e retrocessa nella classifica di quell’anno.
Fu un giudizio sportivo, che assegnò quello scudetto, e per un fatto meramente sportivo non per un risarcimento.
La storia ha detto molto di quei fatti, forse non tutto, lo stesso hanno fatto i processi e le sentenze.
L’Inter avrebbe potuto rivolgersi ai tribunali civili per vedersi riconosciuti i risarcimenti per i danni ingiusti patiti?
Noi pensiamo di si, ma allo stesso tempo pensiamo anche che Moratti abbia fatto bene a non accedere a questa possibilità.
Ne sarebbe scaturita una vicenda processuale che probabilmente, visti anche i tempi della giustizia italiana, ancora non avrebbe visto la fine a quasi 10 anni di distanza.
Moratti troppo signore, il risarcimento l’Inter se l’è preso da sola
E anche in quella occasione Moratti dimostrò quanto ampio fosse il gap di signorilità tra lui e gli altri protagonisti di quelle vicende.
Sul campo l’Inter dimostrò negli anni successivi che a regole certe non ce n’era per nessuno.
Il nostro risarcimento ce lo siamo presi da soli, senza bisogno di tribunali, di sentenze, ma solo sul campo da gioco con la cinquina di scudetti ed il Triplete.