L’ex presidente nerazzurro dalla lunga intervista rilasciata a sportitalia ha parlato anche di singoli, facendo capire le sue preferenze
Massimo Moratti, amatissimo ex presidente nerazzurro torna a parlare di Inter, e lo fà dai microfoni di “SportItalia” con una lunga intervista.
Moratti ha palato un pò di tutto, dall’ambiente Inter al triplete, fino ad arrivare alla situazione attuale.
Parole al Miele nei confronti di Spalletti che stima molto, e anche per Icardi, che rietiene un grande centravanti e con le carte in regola per poter diventare un ottimo capitano.
Sul Var Moratti ha un giudizio positivo anche se, “toglie un pò di emotività al calcio” con tempi morti ma a beneficio della giustizia.
Poi Moratti parla dei Singoli
Sui singoli giocatori l’ex presidente nerazzurro dichiara il suo apprezzamento per Verdi (che ci ha fatto soffrire molto contro il Bologna) e Chiesa.
All’estero invece piace molto Gabriel Jesus, stimato da Moratti, che di giocatori nel tempo ne ha visti, e anche molto forti.
Per quanto riguarda l’Inter Moratti parla della rosa attuale, con una riflessione probabilmente esatta.
Secondo Moratti infatti a questa Inter per puntare in alto manca un giocatore capace di accendere la fantasia, fuori dagli schemi.
Sui singoli infatti Moratti si fà scappare una sua preferenza ben nota
In questa Inter probabilmente – dice Moratti- quello con più classe è Ivan Perisic, ma nessuno è sorprendente come lo era Recoba.
E non è un riferimento casuale, l’ex patron nerazzurro ha sempre avuto un amore viscerale per El chino.
Recoba in efetti è sempre stato un giocatore sorprendente, tanto in positivo quanto più in negativo.
Giocatore fenomenale dal punto di vista tecnico ma capace anche di giocare delle partite in cui non si percevipa la sua presenza in campo.
Era capace di vincere una partita da solo, ma poi se decideva di non giocare non si riusciva a smuoverlo.
Però Recoba probabilmente è stato l’amore folle di Moratti, magari non dichiarato apertamente ma tutti noi, cuori nerazzurri, sappiamo la verità.
E questa intervista, a distanza di molti anni, ce lo conferma ancora un pò.