I dubbi nei giorni del mercato estivo
Nei venti minuti in cui è stato in campo e nei commenti del dopo gara si sono sentiti commenti entusiastici su Yann Karamoh.
Talento purissimo, fulmine, classe cristallina … e via dicendo.
Non sono gli stessi commenti che accompagnarono l’annuncio dell’acquisto del giovanissimo esterno dal Caen l’ultimo giorno di mercato.
La trattativa era stata lunga, un vero tormentone che aveva accompagnato tutta l’estate nerazzurra.
La chiusura dell’affare arrivò quasi sul gong e subito iniziarono dubbi, ironie, giudizi sparati da gente per i quali Karamoh era un perfetto sconosciuto.
Sabatini sapeva
Diversi club avevano allungato le attenzioni su Yann, primi tra tutti Liverpool e Borussia Dortmund, ma anche Fiorentina e Roma avevano tentato approcci più o meno decisi.
Karamoh tenne un atteggiamento inappuntabile in quelle lunghe settimane.
Disse fin dall’inizio “voglio solo l’Inter” e tenne duro finche la trattativa tra i nerazzurri ed il Caen non andò a buon fine.
Walter Sabatini l’aveva visto, lo aveva fatto seguire a lungo.
Sapeva che poteva trattarsi di un potenziale crack e non lesinò energie in quei giorni micidiali per non rompere con il club francese.
Alla luce di quello che si è visto oggi, la grande esperienza di Sabatini ha fatto centro ancora una volta.