Agnelli: la richiesta della Procura Federale è molto pesante, ma non colpisce solo la Juventus ma ancora una volta il calcio italiano
Agnelli: la situazione è rovente. Tuttosport in prima pagina, scrive: “bolla di sapone“. Il problema è che comunque a risentirne non sarà solo la Juventus, ma bensì tutto il calcio italiano.
La richiesta della procura Federale è una multa di 300.000 euro e l’inibizione per dodici mesi. I fatti riguardano i rapporti tra il presidente e gli ultras per cui sembra siano state acclarate responsabilità. Nulla sembrerebbe risultare ancora per quanto riguarda presunti legami con la ‘ndrangheta calabrese.
Rupercussioni e l’ECA
Fatto sta che comunque, nonostante il campionato stesse lentamente acquisendo credibilità e competitività, oggi ci si ritroverebbe nuovamente ostaggio di condotte oggetto di indagine, da far sviluppare errati pensieri nei confronti dello sport e nello specifico delle società italiane.
È indubbio il fatto che fino alla sentenza di condanna, il diretto interessato sarebbe comunque ancora innocente; è vero pure però che un fatto del genere dovrebbe avere la giusta attenzione. Lo stesso Agnelli oggi sarebbe infatti il presidente dell’Eca, a livello europeo.
La nomina sarebbe sicuramente sinonimo di affidabilità e fiducia da parte di tutti i membri. Proprio per questo quindi, sarebbe necessario ripagarla con un atto importante.
Le dimissioni in questo caso, come nei maggiori paese politicamente e socialmente avanzati, sembrerebbero un atto dovuto a tutela dell’organizzazione ma anche del diretto interessato che altrimenti sarebbe continuamente sottoposto a gogna mediatica.
Un modo per stabilizzare il calcio italiano e consentire il naturale prosieguo delle attività senza intoppi e per un bene collettivo: lo sport e i suoi sani principi.