Inter News: Sky e Mediaset, l’incredibile sacra alleanza contro Inter e Milan
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1 Inter news: le posizioni delle pay per wiew concordano2 Oggetto del contendere gli orari degli anticipi di Inter Milan3 Nel mirino anche lo streaming4 Affrontare i nuovi scenariInter news: le posizioni delle pay per wiew concordano
Inter news: litigano su molte cose le due grandi concorrenti sul mercato del calcio italiano in TV.
Ma su un fatto concordano pienamente, Inter e Milan devono giocare agli orari migliori per i loro interessi commerciali.
Questa, in sintesi, la posizione delle due pay per view espresse con due distinte lettere trasmesse alla Lega calcio di serie A per protestare contro la pianificazione deglio orari delle partite dei prossimi mesi.
Il Sole 24 ore riporta con dovizia di particolari il tenore delle due missive.
“Quella di Mediaset è una vera e propria diffida legale.
Sky chiede con toni più pacati ma per le stesse ragioni di rivedere l’architettura dei calendari per proteggere il prodotto calcio e gli investimenti fatti.”
Oggetto del contendere gli orari degli anticipi di Inter Milan
L’oggetto delle proteste delle due emittenti è semplice da individuare.
Le proprietà cinesi di Inter e Milan hanno tutto l’interesse a giocare in orario pomeridiano se non addirittura nel lunch time.
Ciò ovviamente per favorire i mercati asiatici.
Grandi praterie da sfruttare per far crescere il brand del due società milanesi.
Sky e Mediaset Premium invece hanno interessi opposti.
Per la loro massima redditività, le gare dei top club dovrebbero giocarsi in anticipo del sabato o nel posticipo domenicale.
“Questa distribuzione dei match per i broadcaster è pregiudizievole per gli investimenti fatti, reca un danno enorme al movimento calcistico italiano.
Soddisfa solo le logiche delle squadre che richiedono orari diversi per la fruizione delle partite all’estero e facilita altri operatori che operano su piattaforme web e mobile”.
Nel mirino anche lo streaming
Proprio questo è il secondo fronte che le due emittenti intendono aprire con la Lega.
La possibilità per alcune piattaforme di trasmettere incontri della serie A in streaming su pc, tablet e mobile rappresenta una ulteriore insidia al loro oligopolio.
“È evidente che nell’interesse di tutti sarà necessario trovare un’intesa che valorizzi gli investimenti fatti dai broadcaster e tenga conto delle mutate esigenze del mercato globale” osserva correttamente il Sole 24 ore.
Sappiamo bene quale importanza abbiano i diritti televisivi sui bilanci di molte società di serie A, milanesi comprese.
Con un’iperbole, si potrebbe sostenere che le pay tv sono le vere “azioniste di maggioranza” di queste società , rappresentando i loro contributi la parte più importante della voce “ricavi” di molti bilanci.
Affrontare i nuovi scenari
Certo è che anche in questo settore, come in tutto il resto dell’economia, l’innovazione digitale, l’allargamento dei mercati, la concorrenza, portano sconquassi al “quieto vivere” dell’attualità.
Ma con queste innovazioni o si fanno i conti o si muore.
Ed è sorprendente, per molti versi, che giganti dell’informazione come le due emittenti, invece di attrezzarsi per competere nei nuovi scenari internazionali e digitali, non sappiano fare di meglio che chiedere il mantenimento dello “status quo”.
Anche perché, in definitiva, il loro target è composto esclusivamente da tifosi.
Ed ai tifosi, che i diritti televisivi vengano da Sky/Mediaset o da altre emittenti straniere non importa più di tanto, così come non è elemento discriminatorio l’orario in cui gioca la squadra.
Fonte: Il Sole 24 ore.com