Inter: due titoli emblematici
Due titoli che fanno capire molto del mondo della comunicazione sportiva .
La Gazzetta dello Sport, commentando le partite odierne delle due milanesi, titola così:
“Dzeko Florenzi, la Roma va ma il Milan esce a testa alta.”
“Inter: Spalletti occhio! I punti non sono tutto, con questi numeri Mancini…”
Fateci capire, signori della rosea.
Il Milan gioca in casa, l’avversario è di tutto rispetto certo, becca due pappine ma esce a testa alta.
Che quella “testa alta”sia un semplice augurio a Montella di riuscire a salvare la panca?
Qualcuno pare abbia visto Ancelotti dalle parti di Milano nel pomeriggio.
Se così fosse, potrebbe essere un segnale che a casa Milan non la pensano come alla Gazzetta.
Chiedersi perché non serve
L’Inter invece vince la sesta gara su sette, sta a due punti dalla vetta e tutto quello che sanno dire è “ricordate Mancini?”
Qualcuno può ricordare alla Gazzetta che chi ha fatto uscire a testa il Milan dal Meazza oggi ne ha rimediate tre a domicilio dall’Inter di Icardi e Vecino un mese e mezzo fa?
L’inserimento del quotidiano nella già foltissima schiera di coloro che gufano i nerazzurri è obbligatorio.
Altrettanto gli ovvi scongiuri che per qualche minuto ci hanno impedito l’uso della tastiera.
Chiedersi il perché di così evidente differenza di giudizio è lecito e naturale, da tifosi nerazzurri.
Non abbiamo risposte certe, ovviamente.
Possiamo solo ricorrere a Dante Alighieri, poeta massimo della lingua italiana: “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”.