Spalletti difende la squadra: “All’Inter non regala mai niente nessuno”

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1 Mister Spalletti è stato intervistato ai microfoni di Rai Sport dopo la sesta vittoria in campionato2 Una vittoria sofferta3 Palle perse ?4 Come l’anno scorso?5 Tra le prime in classificaMister Spalletti è stato intervistato ai microfoni di Rai Sport dopo la sesta vittoria in campionato

Luciano Spalletti – intervistato dai microfoni di “Rai Sport” durante la diretta di “Novantesimo Minuto – Zona Mista” su Rai 2 – analizza la sofferta vittoria in casa del Benevento soffermandosi sulla difficoltà di giocare su determinati campi contro avversari agguerriti e in parte “disperati”.

Una vittoria sofferta

Luciano Spalletti rimanda al mittente tutte le critiche mosse sulla sua squadra:

«Queste partite o le chiudi oppure soffri fino in fondo. Siamo entrati con un impatto importante nella partita, nel senso che l’abbiamo determinata all’inizio.

La squadra stava facendo benissimo, poi abbiamo cercato di forzare il gioco e i miei giocatori questa volta hanno fatto bene il lavoro di andare a giocare sulla trequarti, ci sono stati buonissimi scambi là, ma abbiamo perso una palla dove la squadra non è stata corta e con le distanze giuste per saltare subito addosso all’avversario e preso un contropiede in cui abbiamo subìto il gol.

Quando non riesci a fare il terzo gol, càpitano dei palloni in cui vai senza cattiveria, così gli altri si riversano in avanti, ripartono con forza, il pubblico dà incitamento come spesso avviene da queste parti e soffri fino in fondo: se dai loro palloni da gestire e sei in costruzione, perdi palla e lasci loro campo aperto, quindi soffi».

Palle perse ?

«Mauro Icardi ha fatto la partita che doveva fare: è venuto a palleggiare ed è rientrato. Sul comportamento di squadra si può dire poco: in alcuni momenti non si riesce a mantenere la determinazione, la cattiveria e l’obbligo a “essere così”, ma siamo sulla strada buona. La squadra oggi ha fatto bene a lunghi tratti».

Come l’anno scorso?

«Non scherziamo, quest’anno su sette partite ne abbiamo vinte sei, pareggiata una e preso tre gol, l’anno scorso siamo arrivati a 30 punti dalla prima… La crescita non si è ancora completato, ma è fisiologico: anche nell’analisi che faccio parlando con i giocatori, loro dicono da soli che bisogna essere esigenti nei loro confronti, però ci manca l’aver quadrato alcuni particolari, ma molte cose le abbiamo fatte anche oggi.

Abbiamo alzato il livello delle giocate in avanti e in verticale, però se non la chiudi soffri la velocità e le fiammate di una squadra così. In alcuni momenti abbiamo perso palle banali e loro sono ripartiti forte perché dovevano pareggiare la partita. Borja Valero e Matias Vecino hanno creato tantissimo e perso qualche pallone ma, se non si concretizza quanto si crea, è normale che qualche azione in più la fanno e devono ribaltare la partita rischiando di perdere ordine per farci trovare il terzo gol e non ci siamo riusciti».

Tra le prime in classifica

«Gli avversari dell’Inter sono sia la Juventus sia il Napoli, bisogna avere comportamenti diversi per affrontarli: per noi sono due clienti scomodi, dobbiamo fare passi in avanti.

Il Napoli è veramente pazzesco nel gioco, è di un trascinante da vedere che bisogna fargli i complimenti, Maurizio Sarri sta facendo un grandissimo lavoro. La Juventus è quella che, in alcuni momenti, diventa cattivissima uguale. Noi dobbiamo fare del lavoro, ma abbiamo già fatto molte cose perché nessuno ci ha regalato niente per esser qui ora, quindi i ragazzi devono essere orgogliosi e contenti per quanto fatto, ma dobbiamo continuare a migliorare. Voi giornalisti potete dare quello (il voto, ndr) che vi pare all’Inter…».