Le parole di Luciano Spalletti in sala stampa dopo la vittoria sul Benevento
Luciano Spalletti si è presentato in sala stampa allo stadio Ciro Vigorito di Benevento dopo la partita della settima giornata di Serie A, che l’Inter ha vinto di misura per 1-2. Il tecnico toscano ha risposto alle domande dei giornalisti, queste le sue parole.
«Secondo me abbiamo fatto molte cose fatte bene anche oggi, è chiaro poi che se per andare a fare il terzo gol prendiamo due ripartenze perdi fiducia, allora la squadra non è che sia in un periodo di tempo che ha lavorato, ancora non è riuscita a far quei miglioramenti che l’hanno completata come qualità individuale.
In tutte le situazioni potevamo fare il terzo gol, se non le chiudi soffri fino in fondo perché in questi campi succede così, non c’è via di mezzo. Il mister (Marco Baroni, ndr) è delle mie parti ed è uno sveglio, so che avrebbe fatto qualcosa di differente, ce lo aspettavamo, sappiamo anche che in questo giochino nessuno regala niente per cui c’era da fare le cose fatte bene.
L’abbiamo fatto in lunghi tratti, in altre situazioni abbiamo perso palloni banali che ci sono costati fatica e un po’ di attenzione, perché in quei momenti siamo stati un pochino in apprensione. Era nella logica perché dobbiamo fare i passi avanti per crescere, in molti giocatori siamo stati sotto la qualità, c’è ancora da lavorare naturalmente essendo orgogliosi di quello che hanno fatto.
I calciatori hanno fatto risultati e numeri importanti, anche nella gestione della palla si trovano tutte le caratteristiche che dovrebbe avere una squadra come l’Inter, però se la vinci di un gol solo per gli ultimi risultati può sembrare poco. Non è così, questa squadra ha fatto tanti punti e se li è tutti meritati, deve giocare con un po’ più di fiducia perché ha valori assoluti.
Non sono preoccupato perché conosco bene il valore dei miei giocatori, non cambio idea, mi piacciono e mi piaceranno fino all’ultima partita. Sono contento di quello che hanno fatto e vedo i passi avanti che fanno di volta in volta. Quando si fa l’analisi si vorrebbe migliorare dove non si è stati perfetti, io dico che la squadra la riconosco buona sotto l’aspetto di misure e modo di lavorare, trovo molti pregi e qualità. Poi per metterla in pratica non si riesce a essere continui nel livello di calcio che si vuole fare, abbiamo preso ripartenze senza stare attenti a equilibrio e gestione, probabilmente avremmo sofferto di meno ma l’intenzione era fare il terzo gol.
Non siamo stati bravi per fare il terzo gol, nel secondo tempo nelle scelte ci sono state delle gestioni che abbiamo deciso di palleggiare e c’era la possibilità di entrare, dobbiamo fare qualcosa di diverso perché c’era possibilità ma le intenzioni sono state quelle che voglio. Abbiamo preso delle ripartenze perché siamo andati a cercare il terzo gol. Non penso di riuscire a mettere al muro qualcuno, sono tatto di farlo ma non ci riesco.
Il discorso va sulle qualità e le caratteristiche, non è facile però i giocatori quando ci parli e analizzi la cosa sanno farla in maniera corretta e sono i più esigenti di tutti, questo è un risultato importante ma c’è da metterlo in pratica. Il modo di lavorare e quello corretto, se qualcuno è da spronar bisogna farlo e se qualcuno è da consolare lo stesso.
La sosta è un po’ pericolosa perché i nostri calciatori danno veramente tutto, come si rientra dalla sosta dopo due ore si passa subito dal campo e si fa un allenamento di ripristino, appena scesi dall’aereo subito macchina per portarli. Vanno fatti recuperare, sennò diventa anche un problema».