Il sogno di Diego: “Qualcosa in più della qualificazione in Champions..”
Il sogno di Diego Milito sul campionato nerazzurro:” parliamone in primavera..”
Il sogno- Uno dei più grandi eroi del triplete del 2010 è senza dubbio Diego Alberto Milito, ‘el principe’. Come tutti i più grandi campioni passati da Milano, sponda nerazzurra, è rimasto molto legato ai colori del biscione. Non perde occasione, infatti, di regalare qualche parola d’amore per i suoi successori, parole di stima per la società o comunque di dire la sua impressione sul momento.
Nessuna sorpresa
” Me lo aspettavo perché la squadra è forte, ben allenata e a luglio l’ho vista giocare molto bene in Cina”-Si legge sulle pagine del corriere dello sport- “Sono davvero soddisfatto di questa partenza e mi aspetto che nessuno molli o abbia cali di tensione. Ci sono tutti i presupposti per disputare un’annata importante. Ci sono grandi margini di crescita perché sono stati inseriti alcuni elementi nuovi e soprattutto c’è stato un cambio di allenatore. Neppure 3 mesi fa questo gruppo ancora non esisteva e Spalletti non aveva ancora iniziato il suo lavoro. E’ giusto dare al tecnico il tempo di plasmare la squadra, fermo restando che finora i risultati sono stati importantissimi, probabilmente superiori alle aspettative di tanti”.
Speranze scudetto
El principe del Bernal crede che questa squadra possa puntare anche oltre alla semplice qualificazione in Champions: “Io spero che rimanga in corsa per il titolo fino all’ultima giornata e mi auguro anche che riesca a vincerlo, ma so bene che sarà dura perché Napoli e Juventus sono fortissime e non molleranno. Nelle prime 6 giornate hanno già dimostrato alle altre che non intendono lasciare punti per strada. Preferisco parlare di obiettivo primario, ovvero il ritorno in Champions League, una competizione alla quale l’Inter non può non partecipare viste la sua storia e il suo blasone. Detto questo, quando indossi la maglia nerazzurra devi provare a vincere sempre. Se a primavera la distanza dalle prime sarà questa, perché non sognare qualcosa di più?”.