Derby della madonnina, da sempre una partita che a prescindere dal campionato va vinta
Derby della madonnina- Se nasci a Milano e segui il calcio nella vita hai due opportunità: una a tinte nerazzurre, l’altra rossonere. A prescindere da quale delle due fedi possieda, una cosa accomuna il tifoso delle due squadre milanesi: la voglia di vincere il derby. Si, perché il derby della madonnina non è una partita come le altre. Sulla carta vale 3 punti come tutte le altre partite, ma è una magra consolazione di chi lo perde.
La verità è che il derby vale molto di più. Vale almeno sei mesi di colazioni al bar col petto in fuori, almeno fino al prossimo scontro. Vale la supremazia cittadina, la gioia di vedere gli eterni rivali sconfitti per mano nostra. Vincere il derby è una sensazione tremendamente bella. L’indomani mattina il tifoso va in ufficio, nelle ditte o nei magazzini dove lavora con un sorriso strano. Come se quella partita l’avesse giocata e vinta lui stesso, come se avesse spinto il pallone oltre la linea di porta al 90esimo facendo esplodere i tifosi. Il derby no, non è una partita come le altre, è inutile che continuate a dircelo. La stracittadina è una partita che dura 2 settimane prima dello scontro e continua per altre 2 settimane. Moviole viste e riviste, polemiche, sfottò. Il tutto condito da quei colori che non sappiamo perché da quando siamo nati ci infiammano la vita.
Vincere ‘la partita’ non vale semplicemente 3 punti, vale un’ iniezione di fiducia direttamente nel cuore per chi la vince, una profonda crisi per chi lo perde. A due settimane dallo scontro che aspettiamo sin da quando sono usciti i calendari ufficiali della stagione sappiamo che l’attesa sarà snervante. Sappiamo inoltre un’ultima cosa riguardante questo match: IL DERBY NON SI GIOCA, SI VINCE!