Internews, Còrdoba: che schifo calciopoli, ma il triplete…

Internews, Còrdoba dall’Overtime Festival parla di calciopoli e dello storico triplete

Internews, Còrdoba è intervenuto all’Overtime Festival per presentare il suo nuovo libro e ha risposto alle risposte dei giornalisti presenti.

Calciopoli.

Le prime parole di Còrdoba sono state sul cinque maggio e sullo scandalo calciopoli sdrammatizzando ma senza risparmiare commenti molto duri.

“5 maggio? Ormai l’abbiamo dimenticato (ride). Va rinfrescata un po’ la memoria. Non che noi non abbiamo vinto per questo, però sono successi degli episodi…”

“Non sona qua a dire che la Juve questo, il Milan quello e la Roma quell’altro, ma sono dei fatti. C’era Udinese e un’altra squadra. Quando senti un compagno che dopo quella partita viene da te, un mio compagno di nazionale, che dice che senza nessun motivo quattro titolari sono stati mandati in tribuna…

Noi non abbiamo vinto perché non abbiamo avuto tutta quella carica che dovevamo avere per vincere perché era nelle nostre mani. Però se non ci fossero stati tanti altri episodi, secondo me sarebbe stata un’altra storia.”

“Quello che è successo in quegli anni deve essere una vergogna del calcio italiano, punto.”

“Sapere che vai a vedere una partita e altri sanno già come va a finire, non esiste. Non bisogna dimenticarlo.”

Triplete.

Molto più belli i ricordi legati, invece, al triplete vinto con Mourinho.

“Dopo il pari contro la Fiorentina Mou convoca faccia a faccia la squadra. Il mister faceva queste grandi frasi, ti metteva una responsabilità pazzesca addosso.”

“In una squadra forte, quando vuole vincere e fare la storia, succede questo: i giocatori si devono trovare tra di loro e dire, lo facciamo o non lo facciamo. Lì c’è stato un confronto così duro e bello che quando il mister lo ha saputo che ci siamo incontrati, anche se non era felice per averlo escluso, era sicuro che da quell’incontro sarebbe venuto fuori qualcosa di grande.”

“Ci siamo detti, siamo a 15 giorni dalla storia e non possiamo buttarlo via, lasciamo stare tutto e vinciamo per noi e per la gente che ci segue. Facciamo la storia.”

“Noi eravamo in tanti a fine carriera, poi così è stato. Noi pensavamo che la Roma non era abituata a vincere e poteva perdere punti, noi invece dovevamo fare la storia e così è stato.”

(Fonte Calciomercato.it)