L’Inter degli orrori – La “Flop 11” dei peggiori acquisti dal 1990 al 2004

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1 La redazione di Operazione Nostalgia ha selezionato la “Flop 11” dell’Inter, composta rigorosamente da bidoni d’annata2 Fabian Carini3 Gonzalo Sorondo4 Felice Centofanti5 Cyril Domoraud6 Vratislav Gresko7 Vampeta8 Sebastián Rambert9 Ciriaco Sforza10 Caio11 Darko Pancev12 Antonio Pacheco13 Roy HodgsonLa redazione di Operazione Nostalgia ha selezionato la “Flop 11” dell’Inter, composta rigorosamente da bidoni d’annata

La squadra nerazzurra, nonostante colpi ad effetto ed acquisti faraonici per l’epoca che hanno portato ad Appiano Gentile, Vieri, Ronaldo, Baggio e Djorkaeff, ha visto figurare all’interno della propria rosa veri e propri bidoni, giunti in pompa magna nel nostro campionato, ma che hanno ampiamente disatteso le aspettative.

Calciatori provenienti da ogni angolo del globo che in men che non si dica, sono finiti ai margini del progetto nerazzurro e che si stima abbiano causato almeno 22.000 infarti.

Questa la “Flop 11” degli orrori selezionata dalla redazione di Operazione Nostalgia. Lo schema scelto è il 4-3-3.

Fabian Carini

Qui oltre allo scarso rendimento, che ha portato il portiere uruguagio a vestire la maglia della Beneamata soltanto in otto occasioni, non può che essere citato il clamoroso scambio consumatosi nella torrida estate del 2004 tra Juventus ed Inter.

Il portiere infatti, fu scambiato con l’allora capitano della nazionale, nonché futuro campione del mondo Fabio Cannavaro. Un affare, che già all’epoca dimostrava una certa iniquità, ma che oggi suona ancor di più beffardo.

Costo Cartellino: Scambiato con Cannavaro

Presenze: 8

Gonzalo Sorondo

Ricordate l’eleganza di Nesta e la solidità di Samuel? Beh, Sorondo queste due qualità non le ha mai avute. Il suo ricordo tra i tifosi nerazzurri è forse oggi scemato, ma la memorabilità di alcuni suoi interventi, lo fa entrare di diritto all’interno di questa Flop.

Costo Cartellino: 2,5 milioni di euro

Presenze: 11

Felice Centofanti

Giunto all’Inter nell’estate del 1995 dopo ottime stagioni all’Ancona, fu ovviamente una delle vittime celebri di Roy Hodgson, che come nel caso di Roberto Carlos, gli preferì Pistone. Come direbbe Paolo Ziliani: INCOMPRESO.

Costo Cartellino: 1,5 miliardi di lire

Presenze: 9

Cyril Domoraud

Strappato alla concorrenza delle migliori squadre europee, Domoraud giunse in nerazzurro nell’estate del 1999, in piena rifondazione dopo la fallimentare stagione 1998/99, che aveva visto alternarsi ben quattro allenatori. Per ricordare che fenomeno fosse, basti riguardare la gara tra Bologna ed Inter, nella quale mostra tutta la sua sicurezza ed affidabilità difensiva.

Costo Cartellino: 7 miliardi di lire

Presenze: 6

Vratislav Gresko

L’eco degli improperi nei suoi confronti, si protrae da quel nefasto 5 maggio, nel quale divenne il vero e proprio capro espiatorio della disfatta nerazzurra. Chissà se senza di lui in campo la storia di quel campionato avrebbe avuto un finale differente.

Costo Cartellino: 14 miliardi di lire

Presenze: 41

Vampeta

“E’ un Tardelli moderno”. Furono queste le parole di Giancarlo Antognoni, all’epoca d.g. della Fiorentina alla notizia del suo acquisto da parte dell’Inter. Doveva essere l’uomo chiave dell’Inter nella stagione 2000/01, si rivelò forse uno dei flop maggiori all’interno della nostra Serie A. Più delle imprese in campo, il suo ricordo è legato, a l’aver posato per una rivista gay per una cifra vicina ai 100.000 dollari.

Costo Cartellino: 30 miliardi di lire

Presenze: 8

Sebastián Rambert

Mai debuttante in Serie A, avrà qualche fugace apparizioni solamente in Coppa Italia ed in Coppa Uefa. Inutile dire che il suo unico pregio sia stato quello di venire presentato insieme a Javier Zanetti.

Costo Cartellino: 4.2 miliardi di lire

Presenze: 2

Ciriaco Sforza

Chiuso a centrocampo da Ince, non riuscirà mai ad affermarsi in maglia nerazzurra. La sua maglia tuttavia restò una delle più vendute, per via del suo comodo utilizzo come pigiama da notte.

Costo Cartellino: 6 miliardi di lire

Presenze: 40

Caio

Uno dei casi, nei quali il passaporto brasiliano, non è per forza sinonimo di talento.

Costo Cartellino: 7 miliardi di lire

Presenze: 6

Darko Pancev

Qui siamo davanti ad uno dei bidoni più colossali nella storia del nostro campionato. Scarpa d’oro e secondo nella classifica del pallone d’oro 1991, Pancev, divenne presto un vero e proprio oggetto misterioso. Giunto nel nostro campionato con la prospettiva di segnare valanghe di goal, diverrà qualche anno dopo insieme a Kluivert, idolo indiscusso della Gialappa’s nella celebre rubrica “Fenomeni Parastatali”.

Costo Cartellino: 5 miliardi di lire

Presenze: 19

Antonio Pacheco

Un ambientamento repentino per l’attaccante uruguagio, il quale si adattò immediatamente alla comodità della tribuna rossa di “S. Siro”.

Costo Cartellino: 2 miliardi di lire

Presenze: 2

Roy Hodgson

Chi poteva esserci sulla panchina nerazzurra se non lui? Ovviamente concorrenza sbaragliata per l’allenatore inglese che come ci ricorda Maurizio Mosca, riteneva che Roberto Carlos non potesse giocare come terzino.