Milan: sarà sprofondo rossonero per i conti? Risvolti inquietanti anche per il FFP

Milan, per “Libero” stabilità dei conti legata ad un filo

Nonostante le rassicurazioni sparse a piene mani dalla dirigenza, le acque in casa Milan sembrano assai agitate.
Il quotidiano Libero di oggi propone uno scenario drammatico, con l’azionista di maggioranza Li “sull’orlo di un precipizio”.
Se davvero il governo cinese dovesse addirittura “chiedere ai principali finanziatori del proprietario del Milan di rientrare dall’operazione riportando a casa i soldi versati per l’acquisto dei rossoneri” si aprirebbero giorni davvero di fuoco per la società rossonera.
Libero stima che se i gruppi che figurano come maggiori finanziatori di Mister Li,  Huarong e Haixia dovessero uscire dal capitale societario, si aprirebbe una voragine di 200 milioni.
Ed a quel punto, anche il piano B predisposto dalla società rischierebbe di fallire miseramente.
Quale istituzione finanziaria si avventurerebbe a rifinanziare il prestito di circa 300 milioni concesso dal fondo Elliott sapendo che i principali finanziatori asiatici sono in fuga?

Le ripercussioni sul FFP

L’esperto di economia sportiva Marco Bellinazzo, intervistato da Radio 24, rincara la dose:
il Milan doveva affrontare i nodi che sono venuti al pettine.
C’era un processo con il Voluntary Agreement, i risultati non aiutano però ad andare dalla UEFA e per cercare soci di minoranza.
La scadenza con Elliott la sappiamo, il progetto è sportivamente claudicante.
La salvaguardia però è rappresentata dal Fondo Elliott, se fai un’operazione da 800 milioni e tu ne metti solo 300 mentre gli altri 500 a debito, sei chiaramente in difficoltà se le cose non vanno bene.
Se non arrivano i risultati, allora tutto diventa più complicato, i risultati sono determinanti
”.

Due facce della stessa medaglia

Poche settimane fa, con molta modestia, scrivevamo che l’ottimismo dei dirigenti rossoneri sembrava per lo meno esagerato.
Il sito Calcio e Finanza.com ed il Sole 24 ore hanno evidenziato che presentare all’UEFA un piano in cui si prevede un aumento dei ricavi in pochi anni pari ad oltre due volte il fatturato attuale poteva essere giudicato come una previsione per lo meno troppo ottimistica, se non addirittura avventata.
E questo in tempi in cui ancora non si parlava dei possibili obblighi di rientro dei capitali investiti dai finanziatori.
I due problemi, sono insomma due facce della stessa medaglia.
Solo stabilità economica e risultati sportivi permettono di evitare le sanzioni UEFA.
Ad oggi pare che nessuno dei due fattori possa dirsi certo in casa rossonera.
Mala tempora currunt…

Fonti: Libero, Calcio e Finanza.com, Sole 24 ore, Radio 24