Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, tra i vari argomenti trattati, Del Piero parla del 2006 e la retrocessione in serie B
Alessandro Del Piero, ex capitano e bandiera della Juventus, ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, toccando vari argomenti.
L’anno 2006 non sarà mai dimenticato nella storia del calcio italiano, non solo per la storica vittoria mondiale, ma anche per la vicenda di Calciopoli.
Durante l’intervista, l’ex numero dieci bianconero racconta della sua permanenza alla Juventus anche in serie B.
Ecco le sue parole: “L’intero 2006 è stato un anno folle, pazzesco. Ci siamo ritrovati da campioni del mondo a retrocessi in B senza sapere perché. Basta vedere il tabellino della finale del Mondiale 2006 per capire che cosa era quella Juve che sparì nello spazio di un’estate. Tutto passò sopra la mia testa, senza che io potessi fare nulla. Ma non esitai neppure un secondo a rimanere quando la società mi chiese che cosa volevo fare. Ero il capitano di una squadra che sentivo dentro di me e con cui avevo vinto tutto. Ho sentito il dovere di dare l’esempio e accelerare la ricostruzione”.
Del Piero una bandiera come Bergomi nell’Inter e Maldini nel Milan? L’ex nazionale azzurro risponde così: “La vita è fatta anche di momenti e la Juventus di oggi ha una struttura molto chiara e composta da dirigenti davvero in gamba”.