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Inter: il derby si avvicina, rosicare è umano, far rosicare è divino

Indice dei contenuti

1 Inter: la preparazione al prossimo derby dei rossoneri2 Rosicare per la fortuna degli altri è miope3 Anche i rossoneri hanno le loro “fortune”4 Tutto finirà al fischio d’inizio, ma poi…Inter: la preparazione al prossimo derby dei rossoneri

Un derby importante come quello che andrà in scena tra poco più di una settimana va preparato bene.
Le notizie di campo le leggiamo tutti i giorni in ogni dove sulla rete.
Qui vorremmo cercare di inquadrare le condizioni in cui arriva il popolo rossonero a questo scontro fatidico.
C’è un termine, di origine romanesca a quanto è dato sapere, che lo fotografa alla perfezione: rosicare.
Rosicare:, verbo che descrive uno stato d’animo che racchiude invidia, ira, impotenza, rassegnazione, superbia, rabbia.
Lo stato d’animo dei rossoneri in questo momento della stagione è da libro di testo per spiegare la filosofia del rosicamento.
Fuochi artificiali sul mercato, spese (presenti o future) in quantità pari ad una finanziaria di uno stato di media grandezza, squilli di trombe, rulli di tamburi…per poi trovarsi messi sotto da Ricky Alavarez.
Si, Ricky Alvarez, non CR7 o Lewandowski, o Neymar, Riccardino meraviglia di qualche anno fa in nerazzurro, tornato da un periodo di semivacanza forzata in terra d’albione.

Rosicare per la fortuna degli altri è miope

Pensare di sbaragliare tutto e tutti a suon di acquisti (da pagare) e ritrovarsi a distanza non irrisoria dai nerazzurri provoca travasi di bile inauditi .
“Dobbiamo credere nella fortuna (degli altri), altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?”
Questa frase di Cocteau fotografa alla perfezione le condizioni di vita, sportiva s’intende, dei tifosi rossoneri in questi giorni.
Tutti tesi ad ululare alla luna la (tutta da dimostrare) fortuna dell’Inter, solo per poter giustificare il mezzo fallimento rappresentato ad oggi dai 7 punti di distacco.
Tipico del rosicatore è contare i pali degli altri, senza ricordare i colpi di fortuna propri, o i rigorini che ti ti hanno portato ad un posto in Champions insperabile.

Anche i rossoneri hanno le loro “fortune”

Ecco, il nucleo del rosicare sta proprio nel contare le fortune degli altri invece delle proprie.
E ai rossoneri le “fortune” non mancano, neanche in un periodo buio come questo.
Proprietari cinesi pronti a rivendere la società al fondo Elliott, Berlusconi che spara a zero su tutto e tutti, che si vuole di più dalla vita, un Lucano?
Se rosicare è umano, far rosicare è divino.
Diciamo la verità, la sosta per la nazionale è venuta a puntino per noi interisti.
15 giorni di sorrisetti ironici, sfottò più o meno garbati, sollazzi vari alle spalle dei rivali di una vita, non hanno prezzo.

Tutto finirà al fischio d’inizio, ma poi…

I rosiconi rossoneri ci lodano, senza saperlo ovviamente.
E’ proprio il loro rodimento che attesta che l’Inter si è mossa meglio di loro sul mercato, ha una proprietà decisamente più solida, che Spalletti sta costruendo fondamenta concrete e positive
E questo moltiplica ancor di più la loro ira, in una spirale perversa che troverà fine solo al momento del fischio d’inizio del derby.
In quel momento, come per magia, sparirà tutto.
Si penserà solo al campo ed al risultato che ne uscirà.
Ci auguriamo solo di riprendere il discorso, con ancor più argomenti ovviamente, tra otto giorni.