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Milan: Berlusconi senza freni, parole feroci sul mercato, su Montella e su Bonucci

L’ex Presidente ne ha per tutti

Il Corriere della Sera a fine serata ha riportato le dichiarazioni di un Berlusconi deluso dal suo Milan, con ricordi personali, suggerimenti tattici e spunti polemici clamorosi che sicuramente lasceranno strascichi nei prossimi giorni.
Ecco le parole del Cavaliere:
Il Milan è un pezzo del mio cuore e della mia vita.
Vorrei almeno che la squadra andasse bene. È questo il mio rammarico, il mio dispiacere”.
“Non ho capito la campagna acquisti. Non si era mai visto in una squadra il cambio di undici giocatori. Con tutti quei soldi, non si poteva acquistare un top player
“.
Berlusconi confessa che la trattativa con i cinesi era sul punto di fallire.
In ospedale, con tutti i figli contro, stava per ripensarci, poi dovette cedere.

Allenatore, doveva restare Brocchi

Sull’allenatore l’ex presidente dice:
Volevo che sulla panchina restasse Brocchi. Ma ero in un letto d’ospedale, tra la vita e la morte. E mi dissero Montella.
Spiegatemi come possono finire spesso in panchina Suso e Bonaventura, che sono poi i due calciatori tecnicamente più dotati.
E come si può fare sempre il solito gioco sulle fasce, per il solito cross in area.
Mah… Per andare in rete andrebbero invece sfruttate le qualità dei due, cercando le linee di passaggio interne.
A Montella davo consigli e lui mi rispondeva “Sì presidente, ma la formazione la faccio io
“.

Perché Bonucci capitano?

La chiacchierata si chiude sulla scelta del capitano:
È stata data la fascia da capitano a un calciatore che è stato per anni la bandiera della Juventus.
C’è Montolivo. La fascia andava affidata a lui”
.
Come al solito il Cavaliere non si è tirato indietro, non le ha mandate a dire.
Anche da questo si capisce quanto sia tuttora integro il suo grande amore per il Milan.