Giocare in Bolivia? Non è facile per nessuna nazionale al mondo, questa volta è toccato al Brasile di Miranda: il motivo extra calcistico
Quella di ieri è stata una serata difficile per il Brasile di Miranda, non dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista dell’altitudine.
Contro la Bolivia, in quel di La Paz, a 3.637 metri di altitudine, non è semplice giocare a calcio.
Il match, concluso sullo 0-0, è stato ininfluente per il Brasile, qualificato per il mondiale russo già da tempo.
Il problema di Miranda e compagni
Il problema si è riscontrato dopo il fischio finale, con i giocatori del Brasile, compreso il nerazzurro Miranda, costretti all’utilizzo della bombola d’ossigeno per recuperare lo sforzo fatto durante il match.
Giocare a quasi 4.000 metri d’altezza non è normale ed il fisico ne risente moltissimo. Quello del Brasile non è stato un caso, con molte altre nazioni ‘costrette’ a ricorrere all’ossigeno nel dopo partita boliviano.
Anche Neymar si è molto lamentato per le condizioni trovate a La Paz e ha espresso tutto il suo disappunto con questo tweet:
“Disumano giocare in tali condizioni. Campo, altezza, palla… tutto male”.
Mercoledì prossimo, ultimo impegno per il Brasile, con il match casalingo contro il Cile alle ore 01:30 italiane.