Guidolin: retroscena di una lunga carriera con l’Inter nel cuore

Guidolin ha raccontato alla Gazzetta dello Sport, i lunghi e diversi retroscena della sua carriera

Guidolin durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha raccontato una serie di retroscena sulla sua carriera, con tanto di confessione di fede interista che, in un’occasione, non gli avrebbe comunque impedito di effettuare una scelta lucida e consapevole.

Ecco le parole di Guidolin: “Non ho ricevuto telefonate dirette, ma avevo segnali, sentivo che poteva essere questione di ore. Più tardi, in occasione di un avvenimento a Coverciano, il presidente federale Tavecchio mi ha confermato di aver pensato a me. E’ stato gratificante essere in corsa con Conte per la carica di Ct”.

Sulle altre occasioni sfumate: “Vent’anni fa, in periodi diversi, mi cercarono Moratti e Cragnotti, arrivai a un centimetro da Inter e Lazio. Nel 2004 ebbi contatti con la Juve che poi prese Capello. Nel 2013 De Laurentiis mi chiamò per il Napoli e dissi di no perché ero sicuro che sarei rimasto all’Udinese per il resto della carriera: non è andata così, pazienza. Con De Laurentiis sono rimasto in ottimi rapporti”.

Ed infine l’Inter, poco meno di un anno fa per il dopo De Boer: “E’ stata la scelta più dolorosa e tormentata perché sono interista. Da bambino ho vissuto l’epopea della Grande Inter, però mi venne offerto un ruolo da traghettatore. Intuii che sarei stato confermato solo se avessi vinto tutte le partite o quasi, eventualità impossibile. Così decisi di sfilarmi e presero Pioli. Bene uguale, resto interista”.