Inter Milan: il derby è alle porte ma ci sarà poco tempo per prepararlo. Meglio la stabilità nerazzurra o la ricerca di assetto di Montella?
Inter Milan: derby alle porte subito dopo la sosta nazionali. Partita sentita da entrambe le tifoserie a prescindere da cosa ci sia in gioco in classifica.
Un Match che fa sempre storia a parte rispetto al momento di forma e ai pronostici. Gara emozionante ma che deve essere gestita a livello tattico per non perdere lucidità su un campo che sarà ricoperto dalle urla di 80.000 tifosi, come in un’arena romana.
L’inter si presenterà verosimilmente con il suo rodato 4-2-3-1 di Spalletti. In attesa dei nazionali e del loro stato di salute, il mister dovrebbe confermare i soliti noti. Unici dubbi riguarderebbero il trequartista e il ballottaggio tra Nagatomo e Dalbert. Poco cambierebbe comunque dal punto di vista dell’impostazione a seconda di chi dovesse scendere in campo.
Discorso diverso per il Milan che dovrebbe fare i conti con alcune situazioni interne non proprio semplici da gestire. Suso infatti, nonostante il rinnovo, è stato utilizzato meno del previsto.
Il cambio modulo lo ha costretto a stare in panchina per via di un difficile adattamento al 3-5-2. Schema che comunque dovrebbe essere confermato salvo sorprese.
Sarebbe difficile da credere che in una partita così delicata, Montella possa rischiare un improvvisato 4-3-3, soprattutto dopo aver detto che per questo avrebbe bisogno di esterni dai dodici/tredici gol a stagione.
L’anno scorso il discorso era stato fattibile grazie al prestito di Deulofeu. Giocando a sinistra spesso rientrava per tentare la conclusione. Quest’anno, Suso a parte, non sarebbero presenti giocatori in grado di garantire questo tipo di prestazioni.
Un bene per Spalletti da un certo punto di vista, ma anche un male perché i rossoneri potrebbero applicare delle mosse tattiche imprevedibili che potrebbero cogliere impreparati Icardi e compagni.