Suso e l’Inter nel destino: dal derby alle lusinghe di mercato

Ad un anno dalla doppietta nel derby, ora Suso si gioca il suo futuro proprio contro l’Inter

Suso, pseudonimo di Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, ha a disposizione il derby per riprendersi il Milan e la maglia da titolare. L’anno scorso Suso aveva lasciato San Siro a bocca aperta con una doppietta da urlo.

Il primo gol era arrivato in contropiede, dopo un doppio capovolgimento di fronte. Donnarumma, ‘balbettante’ fin lì nei rinvii coi piedi, aveva trovato il corridoio giusto con le mani, Bonaventura aveva portato palla fino alla trequarti e poi aveva scaricato per Suso, che dalla sua mattonella aveva trovato un gran sinistro a giro sul secondo palo.

Il secondo personale era anche più bello, dopo uno scambio con Bacca e un dribbling nello stretto che aveva fatto fuori Miranda (non l’ultimo venuto). Due gol da cineteca, San Siro ad acclamare il nome dello spagnolo, fino al pareggio nel finale di un certo Ivan Perisic il terribile. Quest’anno Suso si presenta al derby in modo diverso, dopo un’ estate a dir poco turbolenta.

Un ruolo tutto nuovo

Suso non è più il protagonista indiscusso di questo Milan, anzi. Ora lo spagnolo è chiamato a riprendersi la squadra rossonera dopo due panchine consecutive. I nuovi innesti offensivi sul mercato e il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 lo hanno sicuramente penalizzato, ma durante la sosta lo spagnolo ha potuto lavorare con Vincenzo Montella per trovare la giusta collocazione in campo e per poter entrare in confidenza coi nuovi movimenti della squadra rossonera.

La mancata convocazione con la nazionale spagnola è arrivata sicuramente nel momento giusto: più che per ricaricare le pile, per capire i nuovi meccanismi di gioco del Milan, ormai definitivamente passato al 3-5-2. Suso, fresco di rinnovo con clausola rescissoria fino al 2022, è un elemento importante per la squadra rossonera e vuole dimostrare di poter dare il proprio contributo anche nel nuovo sistema di gioco.

Ancora una volta con l’Inter nel destino

Vincenzo Montella lo ha provato da mezzala a Milanello nel 3-5-2, ma è convinto possa dare molto di più da seconda punta, alle spalle di uno tra André Silva, Nikola Kalinic e Patrick Cutrone.

“Sono abituato alla filosofia spagnola. Da noi siamo più elastici, invece qui o fai l’esterno o fai la seconda punta. Mi sento più libero come esterno destro, ma faccio quello che mi viene chiesto e credo di poter essere utile anche come seconda punta. Nessun problema”, ha dichiarato recentemente il ragazzo.

Durante la sosta le prove generali per convincere Montella a puntare su di lui nel derby, contro quell’Inter che in estate lo ha cercato, seppur non con grande insistenza.

“Mi volevano Napoli, Roma e Inter, è vero – ha dichiarato lo scorso 23 settembre Suso a Il Fatto Quotidiano – ma io sto benissimo al Milan e Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: “Mi vuole il Napoli”. E loro: “Tu resti qui”. E io: “Ottimo, è quello che desidero pure io”.

In estate ha rifiutato qualsiasi proposta per rimanere al Milan, ora vuole riprendersi la maglia titolare. Quale occasione meglio del derby? D’altronde lui sa come si fa dopo quella doppietta…

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