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Sale l’ansia da derby, allo stadio o a casa poco cambia, bisogna vincere

Sale l’ansia, il derby è una partita che conta molto più dei 3 punti

Sale l’ansia- Se nasci a Milano e segui il calcio probabilmente nelle ultime due settimane hai collegato ogni singola cosa al derby. Le colazioni al bar hanno un unico argomento. Chi vincerà? Ovviamente loro, la scaramanzia la vince anche nel cuore del più razionale dei tifosi. Il caso ha voluto che questo derby fosse anticipato dalla pausa delle nazionali. L’ansia ha avuto modo di fermentare anche nelle menti più pacate.

Due settimane prima di un derby senza in mezzo nessun’altra partita di Serie A sono state una mattanza per ognuno di noi. Ne abbiamo sentite di ogni: Inter fortunata, Inter favorita, Inter senza margini di errore. Come al solito la stampa non ha risparmiato i colori nerazzurri, ma ormai non ci facciamo nemmeno più caso. Perfino le testate di fede hanno avuto da ridire, come se 6 vittorie su 7 fossero una pena.

Ormai ci siamo, il derby è alle porte e ognuno di noi ha già iniziato i riti scaramantici. Abbiamo invitato chi era con noi all’ultima vittoria, ordinato la stessa pizza, prenotato nello stesso ristorante. Abbiamo preparato la maglietta portafortuna, sperando, con un pizzico di follia, che temperatura e tasso di umidità sia lo stesso dell’ultima stracittaddina superata con onore. Siamo pronti, col cuore in gola da 10 giorni, a vivere quei 90 minuti che per noi valgono più di 3 punti. Valgono la gloria al bar, la gioia di una settimana successiva al derby a petto in fuori. Valgono quasi quanto una vittoria con la Juventus.

Cara Inter, siamo pronti a urlare con voi davanti alla tv o dalla curva dello stadio. Non deludeteci: abbiamo molto più bisogno di quanto voi crediate di vincere questa partita.