Nedved: “Il VAR ha tolto qualcosa, dopo un gol non sai se esultare…”

Pavel Nedved intervistato da La Repubblica

Nella giornata odierna, Juventus e Lazio si sfideranno, sfida molto particolare per Nedved, dato che ha giocato per entrambe le squadre.

Le parole di Nedved

Lui era un pigrone, aveva grandissime doti, ma le ha un po’ buttate via. Poi si cresce, si fanno i figli e si cambia. Ma noi abbiamo Allegri ha preso la Juventus in un momento difficile e l’ha portata in alto” ha detto il giocatore ceco a La Repubblica.

Ancora non possiamo dire di essere migliori rispetto allo scorso anno, dipende tutto dalle vittorie. A me piace questa squadra e può diventare forte. In attacco abbiamo più giocatori, in difesa è andato via Bonucci, ma chi è rimasto può sostituirlo – ha continuato Nedved – Dicono che il Napoli giochi meglio perché va veloce e finalizza, io mi diverto anche con Dybala, Bernardeschi e Douglas Costa”. Sullo scudetto invece: “Prima o poi qualcun altro dovrà vincerlo, spero solo arrivi il più tardi possibile quel giorno. La forza della Juventus è la continuità della proprietà famigliare, lo dico da straniero, è unica al mondo”.

La Lazio: “È una bella squadra, ha i giocatori sportivi come Tare che si vede poco ma lavora tanto e Peruzzi uno che capisce il calcio”.

Su Dybala: “È il più forte degli umani, perché lavora sui propri errori. Spero resti alla Juventus, ma dopo Neymar tutto è possibile. Decidono loro e se hanno le palle restano”.  Sul Var: “Benvenga la tecnologia, ma deve essere uguale per tutti. Ma credo che il Var abbia tolto qualcosa al calcio, una parte di emotività, dopo un gol non sai se esultare o meno. Infine chiude sulla Champions: “A Cardiff pensavamo fosse arrivato il nostro momento, ma di fronte c’era un Real Madrid impressionante, forse sono io che porto sfiga”.

Fonte: La Repubblica