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Internews, l’importanza di chiamarsi Mauro Icardi: rapace del gol

Internews, dopo un mese di astinenza e dopo una storia difficile coi derby Icardi è “on fire”

Internews, dopo aver demolito la Roma Icardi decide di sotterrare anche i cugini del Milan ergendosi finalmente a miglior attaccante della Serie A

Quando arrivò dal Barcellona alla Sampdoria era sconosciuto ai più, gol all’esordio in B e capocannoniere del campionato primavera.

La Samp torna così in A e in una stagione Icardi conquista già tutto il mondo.

Il primo gol lo fa nel derby, non una partita qualunque nemmeno a Genova e rapisce il mondo Inter grazie ai gol all’andata e al ritorno contro la Juve.

Subito preso per 13 milioni (due in meno di Caprari alla Samp), dopo una stagione da dieci gol, e subito messo titolare.

La prima stagione all’Inter non è di quelle che si raccontano ai nipoti, ma era solo l’inizio.

Un anno dopo vince il titolo di capocannoniere, condiviso con Luca Toni a 22 reti, arrivando a 27 reti in tutte le competizioni, ancora record personale.

Poi l’Inter continua a non tornare nelle prime tre e Icardi sembra sentire profumo di addio.

Proprio l’estate scorsa, prima dei 24 gol in campionato, Wanda stava facendo il giro del mondo per proporre il proprio Icardi alle migliori piazze.

Alla fine è arrivato Suning, il diktat del “non si vende per necessità” e il rinnovo che l’ha ancora più consacrato all’interno dello spogliatoio.

Una parte della tifoseria continuerà a non amarlo, per usare un eufemismo, ma finché Icardi fa come ieri sera può giocare anche con la febbre.