Penelope Riboldi, una vita “nel pallone”, con l’Inter nel cuore
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1 Intervista esclusiva con Penelope Riboldi, Calciatrice della Fimauto Valpollicella calcio, squadra del campionato di serie A femminile e grandissima tifosa nerazzurra2 Il campionato femminile è alla seconda giornata, 3 punti per la tua squadra ed un gol bellissimo contro l’Empoli, come vedi questa stagione?3 Sei una calciatrice molto forte, hai vinto un campionato ed hai giocato la Champions League, di certo potrai portare esperienza in squadra4 Com’è la situazione del calcio femminile in Italia?5 Cosa manca al calcio femminile Italiano per mettersi in pari con le altre leghe d’europa?6 Parliamo di Inter, come hai vissuto questo splendido derby?7 Ti piace questa Inter?8 Dove può arrivare l’Inter di quest’anno?9 Come vedi la partita di sabato contro il Napoli?10 Se ti chiedo 2 nomi, che secondo te sono fondamentali in questa Inter, escludendo Icardi ed Handanovic, cosa rispondi?11 Secondo te Perisic può migliorare in continuità?12 Quali sono i ricordi ai quali sei più legata sia della tua carriera che da tifosa dell’Inter?13 Qual’è la partita del triplete che ti è rimasta più dentro?Intervista esclusiva con Penelope Riboldi, Calciatrice della Fimauto Valpollicella calcio, squadra del campionato di serie A femminile e grandissima tifosa nerazzurra
Certe persone il calcio lo hanno nel sangue, è una passione viscerale che ti porti dentro tutta la vita, come nel caso di Penelope Riboldi.
Calciatrice della Fimauto Valpollicella calcio e tifosissima nerazzura, Penelope è alla tredicesima stagione nella serie A femminile.
Ala offensiva, con il vizio del gol, (contro l’Empoli settimana scorsa ha realizzato un gol splendido, saltando nello stretto due giocatrici e poi sparando una bomba sotto il 7).
Dopo aver girato l’Italia inseguendo il calcio, con tante soddisfazioni tra cui un campionato ed una coppa Italia vinte, ora è approdata a Verona.
Come tutti i tifosi nerazzurri ieri sera Penelope ha visto e vissuto il derby, con quella emotività di chi il calcio ce lo ha dentro.
In esclusiva per Interdipendenza si è raccontata, tra la fede nerazzurra ed il calcio giocato.
Il campionato femminile è alla seconda giornata, 3 punti per la tua squadra ed un gol bellissimo contro l’Empoli, come vedi questa stagione?
“Abbiamo una bella squadra, una squadra rinforzata in ogni reparto ed abbiamo tutte le carte in regola per arrivare alla salvezza”.
“La prima giornata abbiamo perso contro la Roma ma ci può stare, squadra forte soprattutto in casa loro, la seconda partita con l’Empoli la dovevamo vincere e ci siamo riuscite”.
Sei una calciatrice molto forte, hai vinto un campionato ed hai giocato la Champions League, di certo potrai portare esperienza in squadra
“Ormai sono 13 stagioni che gioco in serie A, spero di portare esperienza e gol alla squadra, poi è anche una sfida personale”.
“Vogli rilanciarmi perchè gli ultimi due anni non sono andati bene, sono stata parecchio sfortunata con gli infortuni e sono scesa di rendimento”.
“Quest’anno voglio rilanciarmi e tornare sui miei livelli, tornare a fare la differenza”.
“lo scorso anno sono stata ferma 4 mesi per un problema al ginocchio sinistro mentre al destro ho subito un’operazione al crociato tempo fa, ora va bene per cui incrociamo le dita”.
Com’è la situazione del calcio femminile in Italia?
” Diciamo che il calcio femminile è fatto di sacrifici, negli ultimi tempi un pò la situazione è cambiata, molte squadre hanno preso la proprietà diretta del settore femminile, noi siamo Valpollicella ma la nostra proprietà e a maggioranza quella del Chievo Verona”.
“Negli ultimi 2 anni è iniziato a cambiare qualcosa, con la Fiorentina che per prima ha assunto la totalità del settore femminile”.
“Quello che purtroppo manca è il riconoscimento dello status di professioniste, noi veniamo considerate come dilettanti, pur avendo dei ritmi da professioniste”.
“Non siamo riconosciute anche a livello di contributi e di pensione, ripeto, il calcio femminile in Italia è fatto di sacrifici”.
“Questo deve cambiare, io ho 31 anni ma mi auguro per le generazioni future che si arrivi ad un cambiamento”.
“Alle società bastrebbe davvero poco, a livello economico, per coprire le spese di un campionato a 12 squadre, invece spesso sono gli sponsor che ci permettono di andare avanti”.
Cosa manca al calcio femminile Italiano per mettersi in pari con le altre leghe d’europa?
“Ieri vedevo una trasmissione su Rai 2 dove dicevano che il calcio Tedesco, femminile, è avanti 20 anni rispetto all’Italia”.
“In Italia il calcio femminile soffre di pregiudizi, è ancora, il calcio, uno sport considerato esclusivamente a carattere “maschilista”.
“Le cose sicuramente continueranno a cambiare, sono già cambiate tanto da quando ho iniziato, però, per fare il salto di qualità quello che si deve cambiare è la mentalità”.
“I mezzi tecnici non ci mancano ma finchè ci saranno pregiudizi ed una mentalità chiusa verso il calcio femminile non riusciremo a metterci in pari con l’Europa”.
Parliamo di Inter, come hai vissuto questo splendido derby?
” Eh, come lo abbiamo vissuto (ride, ndr), L’ho guardato con mio padre, che è quello che mi ha passato la fede interista da quando ero piccolina”
“L’ho vissuto bene, un pò di sofferenza nel secondo tempo, poi la vittoria all’ultimo è stata una vera gioia, è sempre fantastico vincere al 90°, contro il Milan poi…”.
“Abbiamo anche vendicato il derby dello scorso anno, con il pareggio di Zapata al 97°, quest’anno è andata bene a noi”.
Ti piace questa Inter?
“Spalletti mi piace un sacco, è uno che lavora sulla mentalità, ed è un grande allenatore, poi 7 vittorie ed un pareggio, miglior difesa insime al Napoli sono numeri che contano”.
“Magari non abbiamo un bel gioco, per ora (sottolineato varie volte), ma non è un caso che siamo li”.
“Parlando dell’altra sponda di Milano, puoi lamentarti quanto vuoi ma se hai 12 punti evidentemente c’è qualcosa che non và”.
“L’unica pecca è che all’Inter mancano dei rinforzi, un giocatore per reparto almeno, la panchina è un pò corta, speriamo a Genniao ci sia qualche colpo in più, per me la priorità è il difensore centrale”.
“Credo che Cancelo si rivelerà un grande acquisto, cosi come Karamoh, che se continua a farci vedere dei colpi come contro il Genoa, beh insomma a 18 anni è tanta roba”.
Dove può arrivare l’Inter di quest’anno?
“Champions League. E’ una squadra solida, come mentalità e come gruppo, manca ancora qualcosa però a livello di interpreti per arrivare alla pari con Napoli e Juve, l’obiettivo è il terzo posto”.
“Dobbiamo stare attenti alla Roma ed anche alla Lazio, è una bella squadra, gioca davvero bene, con ottimi giocatori ed un bravo allenatore”.
“Juve e Napoli le vedo tra le prime due, poi ci siamo noi, Roma e Lazio e non sarei sorpresa da un possibile ritorno del Milan, anche se al momento li vedo un gradino sotto, quindi potremmo essere in 4 a lottare per 2 posti”.
Come vedi la partita di sabato contro il Napoli?
“Sono molto tranquilla, secondo me il Napoli gioca il miglior calcio d’europa e perdere a casa loro ci potrebbe stare tranquillamente, poi magari si fà la partita perfetta e si strappano i 3 punti, questa Inter potrebbe anche riuscirci”.
Se ti chiedo 2 nomi, che secondo te sono fondamentali in questa Inter, escludendo Icardi ed Handanovic, cosa rispondi?
“Skriniar e Perisic. Skriniar è pazzesco, mi piace un sacco, secondo me può diventare uno dei migliori centrali del mondo.”
Secondo te Perisic può migliorare in continuità?
“Assolutamente si. Da calciatrice ti dico che non si smette mai di migliorare, sia tecnicamente che mentalmente, quindi se lavora in questo senso non importa l’età, continuerà a migliorare”.
Quali sono i ricordi ai quali sei più legata sia della tua carriera che da tifosa dell’Inter?
“Nella mia carriera ce ne sarebbero tanti, ma sicuramente mi porto dentro il primo scudetto vinto a Bardolino”.
“Poi c’è la prima partita giocata in Champions league con il Tavagnacco, dove ho anche segnato il primo gol della storia della società in Champions”.
“Per quanto riguarda l’Inter non posso che rispondere Il triplete, ho anche due tatuaggi sull’Inter e uno me lo sono fatto proprio dopo il triplete”.
Qual’è la partita del triplete che ti è rimasta più dentro?
“La semifinale di ritorno contro il Barcellona, è stata la mia partita preferita, quella che mi ha emozionato, in 10 siamo stati stoici a resistere, abbiamo fatto una partita perfetta”.
“Quella partita l’ho vista con la telecronaca di Caressa che contuava a ripetere “calmi”, mi ha ricordato la finale dei mondiali del 2006″.
“Partita perfetta di una squadra perfetta, mi vengono ancora i brividi ogni volta che ne parlo”.