Ecco come sarebbe l’Inter se passasse al 4-3-3
Inter, in questa prima parte dell’avventura nerazzurra di Spalletti si sta discutendo molto sul tipo di gioco espresso e dell’eventuale convenienza di passare ad un diverso sistema di gioco.
Attualmente il tecnico sta puntando con convinzione sul 4-2-3-1, modulo che ha adottato molto spesso nelle sue passate esperienze e che conosce molto bene.
Tuttavia all’Inter sembrano esserci maggiori problemi, soprattutto perchè al momento non c’è un giocatore che abbia ricoperto la posizione di trequartista convincendo appieno.
Brozovic è quello che ha interpretato il ruolo in maniera più vicina a come lo intende Spalletti.
Dopo la sua gara migliore tuttavia (quella con il Benevento) si è infortunato, non riuscendo a dare continuità alle sue prestazioni.
Ebbene uno dei vantaggi di passare al 4-3-3 starebbe proprio nel poter rinunciare al trequartista.
Questo sistema di gioco infatti contempla l’utilizzo di in mediano e due mezze ali.
Anche il centrocampo ne beneficerebbe, visto che a parte Borja Valero nessuno può definirsi un mediano al 100%.
Quindi passare al 4-3-3 avrebbe come risutato immediato quello di collocare ogni giocatore esattamente nella posizione che più gli è congeniale.
Rivalutare i giocatori in ombra
Questo vale ad esempio per Joao Mario, dato che il suo ruolo naturale è proprio quello di centrocampista in una linea a 3.
Stesso discorso per Brozovic, anche se c’è da sottolineare che difficilmente i due potrebbero giocare insieme, visto che in un centrocampo con entrambi ci sarebbero lacune in fase difensiva.
Anche Gagliardini si troverebbe più a suo agio, e riuscirebbe forse, nel suo ruolo naturale, a ritrovare quelle prestazioni che avevano fatto innamorare di lui il popolo nerazzurro.
Inoltre questo modulo permetterebbe di avere 3 centrocampisti che occupano tutta la linea mediana, facilitando il possesso palla e la possibilità di far circolare velocemente il pallone da una parte alla’altra del campo.
Questo consentirebbe una migliore gestione del match.
Soprattutto nelle fasi in cui l’Inter si trovasse in vantaggio e avesse bisogno ci controllare la gara, attendendo il momento giusto per affondare.
Gli esterni si troverebbero in una situazione di dover dare maggiore aiuto in fase difensiva, visto che mancando i due mediani sopra citati la fase difensiva potrebbe risentirne.
Tuttavia in fase offensiva potrebbero essere avvantaggiati.
Nel 4-2-3-1 infatti la maggiore densità che si crea al centro del campo crea spazi sugli esterni, e Candreva e Perisic infatti spesso sono molto larghi e sfruttano il cross.
Nel 4-3-3 sarebbero più accentrati, e quindi più vicini alla zona gol.
Di questo gioverebbe Spalletti, che vuole degli esterni abituati a segnare molto (basti pensare a Salah nella Roma).
Inoltre avvicinando gli esterni d’attacco lo stesso Icardi sarebbe meno isolato e nella posizione di dialogare maggiormente con i suoi compagni di reparto.
Infine stringendo i tre davanti si liberebbero le corsie esterne per le sovrapposizioni dei terzini.
E quando in rosa hai Dalbert e Cancelo, molto offensivi, questo non può che trasfromarsi in un’arma in più.