Napoli Inter – A Radio Deejay si è parlato del big match in programma stasera tra le due teste di serie
Giovanni Galli, ex portiere del Milan e della Nazionale, oggi noto commentatore, ha presentato a Radio Deejay l’attesa gara di questa sera che vedrà il Napoli ospitare l’Inter al San Paolo.
“Sono curioso, da un lato c’è la squadra che fa del gioco la sua forza. Dall’altro lato c’è una squadra forte fisicamente, forse un po’ fortunata ma la fortuna te la vai a cercare. Spalletti è un animale da panchina. Stasera sarà una sfida tra il gioco e l’astuzia”.
Galli, poi, ricorda i tempi in cui lavorò con Sarri al Verona:
“Quello era un Verona che arrivava da due retrocessioni consecutive, eravamo ultimi in Serie C. Era novembre e puntammo su Maurizio, iniziammo a preparare la stagione successiva perché Sarri aveva bisogno di tempo per trasferire le sue idee di gioco.
Lo conoscevo perché, quando ero ds alla Fiorentina in Serie C2, giocammo contro due volte e mi piacque da morire il suo modo di far giocare le squadre. Poi l’ho seguito anche in altre occasioni, si vedeva che era un maestro di calcio. Questa è una cosa che mi è sempre piaciuta, l’unica cosa che non mi piaceva era il fatto di avere sempre la sigaretta in bocca”.
Poi però qualcosa andò storto:
“Le prime gare non andarono bene, ci furono 3-4 sconfitte di fila. Il vecchio presidente, forse fomentato dalla piazza o da altra gente, iniziò a dire che Sarri non era l’allenatore giusto. Poco dopo, senza dirmi nulla, lo mandò via. Io ritenni di aver fallito perché portai io Maurizio al Verona, detti le dimissioni e andai via insieme a Sarri. È stato un piacere lavorare con lui, anche se per poco tempo”.
Da quei tempi Sarri ne ha fatta di strada. E stasera il più astuto vuole essere lui.