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Contro la Samp l’Inter torna pazza, ma vince. Decidono gli ex

L’Inter vince anche contro la Samp ma si complica la vita

inter

Parte bene la Samp, che si affaccia spesso in attacco, senza però creare problemi.

I doriani arrivano alla conclusione solo da fuori area, senza mai prendere la porta.

Poi i nerazzurri escono fuori volando sulle ali di Candreva e Perisic.

Il primo sfiora l’eurogol da fuori, poi il croato serve D’Ambrosio che sbaglia un rigore in movimento.

Ancora Candreva, con una percussione arriva il tiro, ma Puggioni para.

Il gol sembra essere nell’aria, e infatti su calcio d’angolo colpisce Skriniar, sotto porta.

Lo sloveno non esulta per rispetto alla sua ex squadra.

L’Inter domina, e Perisic sfiora la rete da 50 metri, ma il palo dice di no.

Al 32′  Icardi colpisce al volo da posizione defilata.

E’ il 2 a 0 che però non soddisfa i nerazzurri.

Pochi minuti dopo infatti arriva una super parata su colpa di testa di Icardi, una bella conclusione da fuori di Nagatomo e un palo incredibile che nega la doppietta del capitano.

La Sampdoria è annichilita.

Secondo tempo

La seconda frazione comincia con un campanello d’allarme.

I blucerchiati si affacciano timidamente in attacco, ma quel tanto che basta per far capire che la musica sarà differente.

Nonostante qualche iniziativa in più da parte degli avversari l’Inter continua a far vedere un ottimo gioco, che porta al 3 a 0, ancora con Icardi.

Poco dopo Perisic colpisce la traversa.

E’ il terzo legno che nega la rete del 4 a 0.

E a quel punto la Sampdoria riesce a concretizzare.

Un cross fuori misura mette fortuitamente Kownacki in posizione di battere Handanovic, che non può fare nulla.

A quel punto la Samp prende coraggio, e si fa vedere in avanti con maggiore frequenza, e l’Inter risente delle fatiche di sabato e non riesce a giocare come fino a quel punto.

E questo porta alla rete del 3 a 2 del solito Quagliarella, vera bestia nera dell’Inter.

Tuttavia nonostante l’euforia e il cuore che mette la Sampdoria reali occasioni per pareggiare non ci sono, e l’Inter tira un sospiro di sollievo dopo una gara dominata per 70 minuti.

Che dire

Negli occhi resta la difficoltà con cui si è riusciti a portare a casa il risultato, tittavia resta da considerare che l’Inter ha fatto una partita molto dispendiosa sotto il profilo sia fisico che mentale appena 3 giorni fa.

Il buono di questa gara è sicuramente quella crescita che contro Milan e Napoli era accennata ma che ora è evidente.

La manovra è fluida e veloce, le occasioni arrivano con maggiore semplicità e se non fosse stato per tre legni il risultato sarebbe probabilmente diverso.

Una delle note positive è anche la crescita, o recupero che dir si voglia di diversi giocatori.

Candreva vola sulla fascia destra, Gagliardini sembra quello dei tempi migliori e si può assistere ad un Nagatomo in versione Alaba.

Sicuramente c’è da migliorare la tenuta fisica, perchè non è ammissibile un calo simile, ma la strada sembra quella giusta, e i presupposti per vedere il bicchiere mezzo pienoo non mancano.