I retroscena dei primi anni di Icardi in Italia
Mauro Icardi, capitano nerazzurro, fu portato in Italia dal procuratore Nunzio Marchione, considerato il suo scopritore. In un’intervista al Secolo XIX l’agente FIFA racconta degli interessanti aneddoti sui primi anni dell’attaccante argentino in Italia.
Questo quanto riportato dalle colonne dei quotidiano:”Di Icardi mi colpì subito il fatto che a 15 anni era già maturo e pronto a vivere fuori di casa. E naturalmente la capacità innata di partire mezzo secondo prima del difensore mettendosi dove serviva. Un fenomeno, si vedeva. Così, visto che il Barcellona continuava ad ignorarlo, io che ero diventato il suo agente, insieme a Ulisse Savini, gli promisi di trovargli un club in Italia“.
Voleva l’Inter fin dall’inizio
Lui sognava l’Inter perché era cresciuto con il poster di Zanetti. Arrivò invece alla Sampdoria. Nel maggio 2012 la sua rete alla Juve Stabia garantì i playoff di B. Pochi mesi dopo segnò pure in A nel primo derby. Fu l’inizio di una cavalcata pazzesca con i 3 gol alla Juventus.
Da subito con la prima squadra
Dobbiamo dire grazie all’allora DS Sensibile se andò così. Infatti fu lui il primo a impuntarsi perché Atzori lo portasse in ritiro con i grandi sebbene ci fossero tanti attaccanti a chiuderlo. Ricordo anche che mesi dopo Pellè gli fece lo sgarbo di togliere il numero 99 volendolo per sé, con Mauro che ripiegò sul 98. Tutte cose che, unite ai pochi minuti in campo, penalizzarono il feeling tra Maurito e la Samp.
Destinazione Inter
Se poi finì all’Inter, è perché il club voleva incassare i 13 milioni, questo penso sia stato chiaro a tutti. Certo, l’Inter era il suo sogno, ma Mauro non è certo così che avrebbe voluto finisse con la Samp che aveva creduto in lui per prima.
(fonte: Il Secolo XIX)