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Prima è Real Inter, poi rischia. Ma nel fiume si buttino gli altri, noi siamo lassù

Indice dei contenuti

1 Inter: 70 minuti da favola2 Poi riaffiora la pazza Inter3 Siamo lassù, a dispetto di tutti4 Ripensare a un anno faInter: 70 minuti da favola

Tirando le somme, tre gol, tre pali, almeno 5 altre chiare occasioni da gol. Se qualcuno viene ancora a parlare ancora di fortuna dell’Inter chiamiamo il 112 e facciamolo ricoverare per un TSO. Per 70 minuti è stata Real Inter, chi diceva che l’Inter vinceva senza giocar bene si era già appeso la pietra al collo e stava per gettarsi nel primo fiume a portata di mano. Al termine del primo tempo la gente nerazzurra si lustrava gli occhi. Finalmente era incredula nel vedere una squadra dominare il campo e gli avversari come non mai negli ultimi anni.
Icardi versione Starman, Perisic con un palo ha riportato alla mente i gol da urlo del Drago Stankovic col Genoa e lo Shalke 04.Una prova sontuosa di tutto il centrocampo. Ma anche due terzini, con D’Ambrosio una spanna su tutti forse, più azioni in verticale in 45 minuti che negli ultimi due campionati.

Poi riaffiora la pazza Inter

Poi la Pazza Inter. Quella nata nel 2005 proprio con la Samp nella rimonta dal 2-0 al 3-2 in sei minuti,  ci ha provato a restituire il favore e le emozioni ai doriani.Stanchezza del dopo San Paolo? Nervi rilassati dopo il terzo gol, che sembrava aver messo in ghiaccio la gara? Il pareggio sarebbe stato davvero troppo. Una partita che ad un certo punto poteva tranquillamente essere sul 5 o 6 a 0 riaperta con una dormita di Handanovic e una di tutta la difesa.Complice anche qualche mossa “strana” di Spalletti (perché fuori Vecino?) la Samp ha capitalizzato le amnesie nerazzurre e ci ha fatto tremare.Difficile esprimere giudizi compiuti di fronte a contrasti così evidenti nell’arco di soli 90 minuti.
Di certo le grandi squadre non si costruiscono in soli tre mesi.Di certo i fantasmi del passato ogni tanto cercano di rimettere fuori la testa.

Siamo lassù, a dispetto di tutti

Ma altrettanto di certo stasera siamo soli in vetta. Siamo primi dopo un tempo lunghissimo fatto di delusioni, polemiche, ironie subite e sberleffi rivolti dai tifosi alla squadra. E scusate se è poco.
Qualcuno ricorda i discorsi prima della sosta per la nazionale?“Vediamo che succede nel tour del force alla ripresa”, erano le parole dei gufi, dei rosicatori di professione. Quelli insomma che aspettavano la banda di Spalletti al varco come il cinese attende che passi il cadavere del nemico lungo il fiume. Il varco sono sei punti tra derby e Samp e un pareggio a Napoli.Il varco ora è quello della classifica che gli altri dovranno affannarsi a richiudere mentre ci guardano le chiappe.

Ripensare a un anno fa

Si buttino gli altri nel fiume.Noi abbiamo buoni motivi per stare a riva, continuare a lavorare con serietà ed umiltà.E senza mai dimenticare che nel mirino dell’Inter c’è il quarto posto.
Domani rassegniamoci a leggere sui giornali e sui media che l’Inter non è ancora matura, che i giocatori non sono all’altezza, che la panchina è corta, che gli altri volano e bla bla bla…
In quel momento andiamo a riprendere giornali e siti di dodici mesi orsono. Scommettiamo un caffè che il sorriso tornerà a splendere sulle bocche di tutti?