Indice dei contenuti
1 Con la doppietta di ieri sera Mauro Icardi ha tocca quota 100 gol in Italia2 Il passaggio all’Inter3 Gol a pioggia, cosi come le critiche4 Se non è giocare per la squadra questo5 Critiche sul comportamento6 Mi chiedo “i critici di Icardi si sarrano mai chiesti cosa vuol dire avere 22 anni ed essere capitano dell’Inter”. E ancora “Per un ragazzo argentino, indossare la fascia ancora bagnata dal sudore di Zanetti, è una cosa semplice?”.Con la doppietta di ieri sera Mauro Icardi ha tocca quota 100 gol in Italia
Mauro Icardi è entrato di diritto nella storia, con la doppietta di ieri contro la Sampdoria ha toccato quota 100 in Italia. Il capitano nerazzurro con una media gol pazzesca sta buttando giù una vera e propria strada verso i record. I numeri di Icardi sono davvero pazzeschi. 100 in Italia, di cui 92 in serie A, a soli 24 anni e 8 mesi sono tanta roba. Il primo gol “italiano di Icardi è in serie b, con la Samp, ed è un gol da predestinato, la partita è Juve Stabia – Sampdoria, maggio 2012 ed il risultato è sull’1-1. Nel secondo tempo entra questo ragazzino della primavera e segna il 2-1 che porterà i blucerchiati ai playoff per l’accesso in serie A. L’anno dopo in serie A mette a referto 10 gol, tutti pesanti, il primo è nel derby della lanterna, vinto 3-1. Poi il poker contro il Pescara e sopratutto i 3 gol tra andata e ritorno contro la Juve, che permettono alla Samp di essere l’unica squadra capace di battere i bianconeri sia all’andata che al ritorno.
Il passaggio all’Inter
Nella stagione 2013/2014 passa all’Inter è il primo gol in nerazzurro lo segna contro la Juve, vittima preferita del capitano. Diamo un pò di numeri, Icardi, nelle sei stagioni di A solo una volta non è arrivato in doppia cifra. La sua prima stagione all’Inter lo ha visto fermarsi a 9 reti, complici anche i molti infortuni patiti. Nelle ultime 40 partite giocate, icardi ha messo a segno 9 doppiette e 2 triplette, il che fà di lui un giocatore determinate, uno che apre e chiude le partite. In europa Icardi gioca per 2 volte la Europa League, con un totale di 15 presenze e 6 gol, per la coppa Italia invece il bottino è più magro ma contribuisce lo stesso al palmares, 6 presenze con 1 solo gol a referto.
Gol a pioggia, cosi come le critiche
Nonostante i numeri parlino chiaro, e lo partano ad essere uno dei migliori attaccanti del mondo, Il capitano nerazzurro è sempre criticato sia dalla stampa, che da alcuni tifosi. La sensazione è che il mondo si sia un pò scordato dell’età di Icardi, e soprattutto del fatto che i margini di miglioramento sono ancora molti. I passi avanti fatti dal capitano sono davvero tanti. Ogni cosa che gli è stata criticata è stata poi messa a posto con il sacrificio ed il lavoro. Eh ma non gioca per la squadra, Eh ma non segna gol importanti, Eh ma non segna fuori casa. Perfetto. Al dilà del fatto che contro la Juve segna sempre, e se sei il capitano dell’Inter non è una cosa secondaria, andiamo a prendere un pò di numeri. In questa stagione, nelle 4 partite di livello giocate fin’ora, Roma, Milan, Napoli e Fiorentina, Icardi c’è stato sempre. Doppietta con i Viola, doppietta (a Roma) contro la Roma e tripletta nel derby. Contro il Napoli, partita da 0-0, Icardi ha dato una prestazione di estremo sacrificio, pressing asfissiato sui primi portatori di palla del Napoli. Contro il Genoa si è fatto 80 metri di corsa per chiudere in scivolata un’azione pericolosissima da dentro l’area.
Se non è giocare per la squadra questo
Icardi sta migliorando, partita dopo partita, esce molto di più dall’area, dialoga con i compagni, pressa, recupera, da una mano in difesa. C’è stato un cambiamento anche dal punto di vista mentale. Ora Mauro sta leggittimando quella fascia. Il comportamento, sempre volto a dare l’esempio, l’autocritica, il voler aiutare i compagni fà tutto parte di un percorso per diventare un leader, è ha solo 24 anni e 8 mesi.
Critiche sul comportamento
Il litiggio con la Nord, forse è l’esempio più palese di una situazione inverosimile. Mauro, e questo è anche merito della stampa, apparre sempre come un Bad Boys. La sua vita privata è stato oggetto di speculazioni a non finire. La sua autobiografia (dove raccontava il litigio di Reggio Emilia con gli Ultrà) per certi verso lo hanno reso un personaggio da odiare, senza un motivo apparente.
Mi chiedo “i critici di Icardi si sarrano mai chiesti cosa vuol dire avere 22 anni ed essere capitano dell’Inter”. E ancora “Per un ragazzo argentino, indossare la fascia ancora bagnata dal sudore di Zanetti, è una cosa semplice?”.
Icardi ha avuto un paio di occasioni in cui ha sbagliato senza dubbio, ma gli sono concessi a tutti, perchè non a lui?. Vi dico io cosa è importante: Diamo due numeri. Icardi da quando è in Italia ha messo a referto 100 gol, 13 ammonizioni (molte per essersi tolto la maglia dopo il gol) e zero esplusioni. Non sono proprio numeri da Bad Boys. Un ragazzo lodato per la professionalità da ogni allenatore, uno che dà sempre l’esempio. Mai una reazione, mai scorretto verso gli avversari. Il suo pianto, a metà campo alla fine del derby dello scorso anno è importante, non un litiggio con gli Ultrà, il fatto che nel bene e nel male si assume sempre le proprie, e non, responsabilità è importante, non la sua vita privata. Insomma Icardi è a quota 100, e sta gettando le basi per arrivare a dei Record. Spianiamogli la strada, perchè il capitano, il nostro capitano, se lo merita.