Indice dei contenuti
1 Dopo 10 giornate l’Inter è prima, aspettando i risultati delle altre, ma può arrivare alla fine?2 Motivi per crederci3 La crescita, il gioco4 I Talenti5 Icardi dipendenza6 I motivi per non crederci7 Tattica ancora acerba8 Rosa inesperta e avversarie toste9 Rosa Corta10 Le alternativeDopo 10 giornate l’Inter è prima, aspettando i risultati delle altre, ma può arrivare alla fine?
Inter News | Dieci giornate forse sono poche per parlare di scudetto, ma sicuramente un indicazione importante la possono dare. Dopo 10 giornate l’Inter è prima in classifica, anche se deve aspettare i risultati di Napoli e Juve, non ha mai perso e ha affrontanto avversarie importanti. A livello statistico queste cose contano poco, l’Inter di Mancini qualche anno fà era prima a dicembre e poi fino al quarto posto il campionato. Quello che si evince però da queste prime partite è un cambiamento completo della squadra, non a livello tecnico, ma a livello mentale. Come diceva Adani ieri:”Questa è l’Inter dello scorso anno con un ragazzo slovacco in difesa ed il centrocampo della Fiorentina”. Quello che realmente è cambiato è il lavoro che i giocatori fanno, ed il modo in cui si pongono verso il migliorare se stessi. Facciamo un esempio su tutti, Icardi, 11 gol in 10 partite, doppietta alla Roma, tripletta al Milan, potrebbe starsene tranquillo perchè sta facendo il miglior inizio di sempre. Invece no, ieri, nonostante una doppietta è uscito dal campo “incazzato”, per aver preso il palo e aver sbagliato un paio di passaggi chiave.
Motivi per crederci
I motivi per crederci partono sicuramente da quanto detto sopra, questa squadra che, per 8/11 è la stessa dello scorso anno, è totalmente diversa. Spalletti sembra aver trovato la quadratura del cerchio a livello mentale. Sà come parlare ai giocatori e come far fare ad ognuno quello che vuole. I calciatori cercano costantemente di migliorarsi, non si accontentano mai, lavorano duro anche extra allenamento per imparare sempre di più. Il gruppo creato è la vera forza. le vittorie sicuramente aiutano tanto, ma aver recuperato Perisic, separato in casa, Nagatomo, visto come il diavolo dai tifosi, ha del miracoloso. Perisic è passato da uscente a “L’altro capitano” e sta svolgendo il suo ruolo in maniera ottima.
La crescita, il gioco
I motivi sono tutti racchiusi qui, La crescita. Questa è una squadra che non c’entra nulla con quella vista nel pre campionato. Si è evoluta in maniera esponenziale partita dopo partita, prima con i movimenti, poi con i risultati e ieri, per 70 minuti, è arrivato anche il gioco. Se l’inter continua a crescere in questo modo, tra due mesi sarà un’altra squadra ancora, una squadra che oltre ad essere tosta, forte difensivamente, sviluppa anche una trama di gioco interessante, con occasioni da gol in più e non solo per Icardi.
I Talenti
I talenti ci sono in questa squadra, alcuni ancora da accertare, altri che sono certezze. Skriniar sta stupendo per qualità e forza, e relamente è il nuovo muro della difesa nerazzurra. Qualcuno magari potrà fare il paragone con Murillo, che dopo sei mesi stellari si è perso. C’è una differenza sostanziale: Murillo sbagliava, poco, in quei sei mesi, ma Miranda metteva una pezza e non lo faceva notare. Ora è Skriniar a mettere le pezze sugli errori di Miranda. Icardi, è l’altra punta di diamante, come al solito.
Icardi dipendenza
Si parla di Icardi dipendenza ma non è vero. Chiaro che 11 gol su 20 portano la firma del capitano, ma è l’unica punta, ed il gioco è finalizzato per mettere in porta Icardi che è micidiale in area di rigore. Quest’anno Icardi può permettersi di non andare a segno ad ogni mezza palla toccata, e questa è una vittoria del gruppo, dell’allenatore e dell’Inter. Perisic è diventato un giocatore totale, dorme ancora in qualche momento della partita, ma dorme in ataco, perchè in difesa è sempre vigile, aiuta, torna, copre, è totale. Gagliardini sta tornando in forma, e sarà fondamentale in questo centrocampo che Spalletti sta plasmando, insieme a Vecino che si sta rivelando un acquisto stratosferico.
I motivi per non crederci
Ora passiamo alla nota dolente, i motivi per non crederci, e ce ne sono, in questa Inter. Chiaramente la rosa corta è un motivo fondamentale ma ci torneremo dopo. Il fatto che l’inter sia una squadra in crescita è positivo come aspetto, ma è anche negativo. Questa è una squadra che sta cercando un identità e come tutte le squadre alla ricerca, qualche errore per strada lo lasceranno. Questa squadra non riesce a cambiare faccia alle partite.
Tattica ancora acerba
A livello tattico la squadra (non l’allenatore) fà ancora fatica a percepire i momenti della gara. Ieri è partita in modo favoloso, con un impostazione di gioco offensiva, nel momento in cui c’è stato però bisogno di cambiare pelle e fermarsi, temporeggiare e ripartire, è venuta fuori l’incertezza di chi ancora non sà chi è. Questo non è un aspetto assolutamente da sottovalutare. Il calcio è fatto di più partite in una, e se non si leggono all’interno del campoi giusti momenti si rischia di mandare a l’aria i 70 minuti migliori egli ultimi 4 anni.
Rosa inesperta e avversarie toste
La rosa è relativamente giovane, ma al dilà di ciò, forse manca il giocatore con le “palle”, che in certe partite è fondamentale. Icardi sta continuando il suo percorso di crescità da capitano, ma, anche per età, ancora non è quel tipo di giocatore. Borja vale un grande leader, però non ha nella sua carriera giocato tanto ad altissimi livelli, lottare per il campionato è una cosa nuova anche per lui. L’unico sarebbe Miranda, ma quest’anno sembra particolarmente distratto, mettiamola cosi.Le avversarie poi, Napoli e Juve, sono avanti. Sono squadre che vengono da percorsi iniziati molto tempo fà, gerarchie definite, non sono alla ricerca del modulo migliore, o degli interpreti migliori in determinati ruoli. Hanno giocatori di livello sia tra i titolare, che più importante, tra le riserve, hanno leader stabliti e un’indetità di squadra.
Rosa Corta
La rosa corta è un problema che c’è, indubbiamente, e può essere fondamentale. Basta un cambio, meno azzeccato del solito, e non hai manovrà di correzione. Ieri è uscito Vecino per affaticamento, ma Borja non correva più, non avendo Brozo a disposizione l’Inter ha rischiato di pareggiare, sarebbe bastato probabilmente un cambio a centrocampo per risolvere la situazione.
Le alternative
Non c’è una vera punta capace di sostituire Icardi. Facendo tutti gli scongiuri di sorta, se Icardi dovesse mancare non c’è una soluzione importante. Eder è un ottimo giocatore, ma non segna abbastanza per squadra che lotta per lo scudetto, l’altra opzione è Pinamonti, che serba un potenziale enorme, ma è un classe 99. In difesa è lo stesso, al centro ci sono due titolari ed il solo Ranocchia, troppo poco per una squadra che punta in alto. Magari a Gennaio Suning poterà qualcuno ad Appiano, e risolverà questi problemi di numeri, certo che nel frattempo bisgona pregare la sorte che nessuno si faccia male.
Queste considerazioni valgono quel che valgono, siamo ad inizio campionato e vedremo cosa accadrà, nel frattempo ci godiamo questa splendida Inter.