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Perisic: da partente sicuro a top player. L’escalation del croato

Perisic: da partente a necessità vitale di una squadra che fa della sua forza gli strappi e la supremazia fisica

Perisic è ormai diventato una certezza nello scacchiere nerazzurro, nonostante fosse stata in discussione la sua permanenza durante l’estate scorsa.

Giunto dal Wolfsburg con un trattativa difficile e portata avanti da Ausilio e Fassone, ha inizialmente faticato a trovare le giuste geometrie in campo.

Con Mancini ha cominciato da trequartista, in una posizione che lo ha messo in evidente difficoltà per via di caratteristiche tecniche non adatte alle richieste del tecnico.

La svolta è stata nel momento in cui è stato riposizionato sulla sua tanto cara fascia sinistra a macinare chilometri.

Potenza fisica impressionante che, a campo aperto, risulta essere devastante per le difese avversarie.

Ha subìto una fase calante con De Boer, per via di un cambio modulo e di filosofia di gioco che lo hanno costretto a snaturarsi nuovamente.

Con Pioli ha iniziato la fase di rinascita verso il corteggiamento serrato di Mourinho che, per poco, non lo aveva convinto a lasciare Milano per i red Devils di Manchester.

La consacrazione con Spalletti

Oggi con Spalletti, sta incidendo sulle partite in una maniera incredibile. Non si tratta di Neymar a livello di Spettacolo, ma bensì di un giocatore di sacrificio, sempre presente e lucido in zone calde del campo.

Lo testimoniano i suoi assist da cui ne è derivato il cosiddetto “Perisic to Icardi” che è impazzato su tutti i social.

Ma anche le chiusure difensive nella propria metà campo e il pressing forsennato in fase di non possesso.

Ancora una volta però sono evidenti i meriti del tecnico di Certaldo che ad oggi, sono stati quelli di ricucire un compito adeguato alle necessità di squadra in relazione alle caratteristiche personali.