Handanovic, l’eroe di cui l’Inter ha bisogno
Le analogie con l’Inter di Mancini di due anni fa vengono tirate fuori ovunque e senza motivo, l’unica vera analogia è la forza di Handanovic
Handanovic non è come Batman, non agisce nell’ombra e non viene rinnegato da coloro che aiuta, è lui l’eroe di Appiano Gentile
Icardi segna anche ad occhi chiusi, Skriniar di questo passo in 4 mesi diventa un nuovo Nesta, Candreva sembra giocare il miglior calcio della carriera eppure c’è un uomo non sempre celebrato, silenzioso e vestito di nero: non è Batman, è Samir Handanovic.
Negli anni passati a Milano è quasi sembrato un giocatore cedibile in alcune situazioni, ma fortunatamente non si è mai concretizzata questa cessione.
Sono già cinque i clean-sheet stagionali, con la solidità difensiva già collaudata e i minori impegni questa statistica potrà solo migliorare.
Contro il Napoli abbiamo visto forse il miglior Handanovic mentre contro la Sampdoria, sul secondo gol, si è rivisto forse il più grande difetto di Handanovic: le uscite.
Finché la squadra sarà in grado di tenere fisicamente contro molte avversarie il problema, comunque, non si porrà.
L’eroe di cui l’Inter ha bisogno
Sì, perché Skriniar e Miranda non potranno fare una stagione con solo otto in pagella e in qualche giornata servirà l’autorità del portiere sloveno perché la linea non perda la fiducia.
Tra i pali è senza dubbio uno dei primi dieci portieri al mondo, reattività ed esplosività che ricordano quel (San) Iker Casillas che al Bernabeu parava tutto e di più.
Ad Handanovic questa minore esposizione mediatica potrebbe fare solo bene, minori pressioni spesso coincidono con grandi prestazioni.
In una storia di grandi portieri, come quella dell’Inter, uno come Handanovic troverà sempre il proprio posto nel cuore di tutti i tifosi.
Le ottime prestazioni aiuteranno, senza dubbio, la squadra a raggiungere quell’agognata Champions League ma l’ambizione di vincere lo scudetto di Samir non scema di certo.
Senza l’aiuto di qualche astro favorevole, o in alternativa di Catwoman, bisognerà rimandare alla prossima stagione la missione scudetto. Il portierone di Lubiana è pronto, come è sempre stato, a difenendere la propria porta: sperando un giorno di poter afferrare tra le mani un qualche bel trofeo così da incidere ancora di più il proprio nome nella storia di questo club e del calcio italiano.