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Brozovic: focus tattico sul perché il croato sia preferito a Joao Mario

Brozovic è sicuramente una pedina gradita a Spalletti. Ecco i motivi che lo portano a essere preferito rispetto a Joao Mario

Brozovic è il centrocampista che ad oggi, si è rivelato essere il piu adatto per Spalletti a svolgere il ruolo di trequartista. Nonostante le diverse possibilità, il croato ad oggi rispecchia di più il pensiero tattico del mister.

In rosa attualmente, i giocatori capaci di svolgere quel ruolo sarebbero: Eder, Joao Mario, Borja Valero e in extremis Candreva.

Eder, è a tutti gli effetti una seconda punta più abituata a ruotare attorno al centravanti, piuttosto che a palleggiare e ad aiutare in fase di uscita il centrocampo. Ne deriva che spesso, la soluzione sia il lancio lungo, piuttosto che l’azione ragionata.

L’italo brasiliano poi, essendo un attaccante, non avrebbe appieno nelle sue corde la capacità di difendere tanto quanto un centrocmapista; infatti è stato ad oggi utilizzato come pedina per risolvere match in cui era necessario recuperare o aggredire la profondità.

Borja Valero è un giocatore tatticamente superiore alla media: galleggia tra le linee, rientra tra i mediani per far saltare le marcature e offre soluzioni e movimenti in grado di aprire gli spazi. Forse però, non ha la capacità di tenere il ruolo – molto dispendioso dal punto di vista fisico – per tutto l’arco dei 90 minuti.

Joao Mario avrebbe dalla sua la fisicità per gestire al meglio il ruolo; forse meno la disciplina tattica e la conclusione a rete. In tutte le volte che è stato schierato, non ha brillato particolarmente, dando alla manovra prevedibilità.

Il fatto poi di aver sbagliato in più occasioni, gol praticamente fatti, starebbero portando il tecnico a operare per la scelta per il croato.

Brozovic infatti, ha dalla sua il tiro e la capacità di inserirsi a rete. Non sono poche le reti di testa o su cross dal fondo, indirizzati al limite dell’area.

Il numero 77 probabilmente non ha la capacità di “strappare” come il portoghese, ma dà la possibilità di creare situazioni di superiorità numerica con la garanzia di poter essere presente in tutto l’arco della partita, vista le caratteristiche atletiche e anche anagrafiche.

L’unica pecca su cui ancora si dovrà lavorare, sarà la velocità nella gestione del pallone. A volte infatti, porterebbe palla per troppo a lungo, facendo perdere tempi di gioco ai compagni di squadra.

Si vede però dalle partite e dai numeri prodotti, che Brozovic sia il più adatto, oltre che preferito, nel cucire il gioco tra le linee.

Segnale per il mercato? Può darsi che questo potrà essere un motivo in più per cedere Joao Mario e finanziare l’acquisto di un nuovo giocatore; potrebbero essere quindi gli ultimi mesi del numero 10 con la casacca nerazzurra.