Inter, alla faccia del blocco cinese: Suning investe oltre 200 milioni di euro

Il blocco cinese non spaventa Suning. I proprietari dell’Inter investono oltre 200 milioni di euro

Nell’ultimo periodo una temibile “Spada di Damocle” incombe sul calcio europeo. Alla fonte il famigerato “blocco dalla Cina per gli investimenti all’estero nel calcio” e la fatidica black-list, per porre un freno alle aziende più ‘scellerate’. Roba grossa insomma, un motivo che spinge anche l’Inter a muoversi con cautela… sì, ma fino a un certo punto. Nella stagione 2016/17, infatti, Suning ha investito nell’Inter complessivamente circa 230 milioni di euro: 177 sotto forma di finanziamenti fruttiferi (che hanno generato 13,2 milioni di interessi, che sono «rimasti» all’interno delle casse del club) e 55,6 come ricavi, per una cifra complessiva di 500 milioni circa (298 di finanziamenti, 142 come aumento di capitale più i ricavi) versati dall’azienda cinese dal momento in cui ha acquisito la maggioranza del club nerazzurro nell’estate 2016.

Suning e il bilancio nerazzurro

La novità infatti nel bilancio al 30 giugno 2017, chiuso con una crescita del fatturato del 33% a 318 milioni e un rosso di 24,6 milioni, è l’impatto sui ricavi delle sponsorizzazioni da parte di Suning: 44,1 milioni per porre il marchio ad Appiano Gentile e sulle divise di allenamento, altri 11 tra le «Inter Academies» e la condivisione di know how in Cina. Senza considerare che un’altra azienda cinese (il cui nome non è stato rivelato) ha investito 30 milioni per poter sfruttare il marchio Inter in Asia. Complessivamente, quindi, l’impatto dei ricavi dalla Cina è stato pari a circa 85 milioni di euro, pari al 27% (18% considerando i 56 milioni di ricavi da Suning). Soldi che hanno permesso all’Inter di chiudere l’esercizio 2017 in linea con i paletti del «Fair Play Finanziario».

Le dichiarazioni di Antonello e Zhang Jr.

«Grazie al duro lavoro di tutti e alla crescita commerciale abbiamo potuto garantire i risultati positivi dell’anno finanziario 2016/2017», le parole dell’ad Antonello al termine dell’assemblea dei soci, «un trend di crescita e sostenibilità che ci accompagna nella strada intrapresa per tornare ai più alti livelli del calcio europeo». «Questa squadra merita di tornare sul palcoscenico europeo ed il nostro scopo è raggiungere questo obiettivo il prima possibile», il commento invece di Steven Zhang, «passo dopo passo mostreremo i risultati, per rendere l’Inter un club sostenibile, sano, forte, faremo il possibile».

Nessuna novità per quanto riguarda il ruolo di Thohir, non presente ieri (così come il patron Zhang Jindong). L’imprenditore indonesiano, azionista di minoranza e presidente del club, per ora non cederà il 30% che ha in mano nonostante sembri sempre più ai margini: l’obiettivo sarebbe quello di attendere il completo risanamento dei conti nerazzurri, in modo da massimizzare l’incasso per le proprie quote.