Hellas Verona Inter vista dalla redazione. Storie di ordinaria follia

Indice dei contenuti

1 Hellas Verona Inter vista dall’interno della nostra redazione2 Inizia la partita3 Inizia il secondo tempo4 Segna Perisic5 Mancano nove minuti alla fine6 Cinque minuti di recuperoHellas Verona Inter vista dall’interno della nostra redazione

Hellas Verona Inter | Vi siete mai chiesti (se non avevate un’acca da fare) come segue una partita dell’Inter la redazione di InterDipendenza? Buttate 5 minuti e leggete quanto segue: vi farete una risata, probabilmente ci darete dei matti, ma sicuramente vi staremo più simpatici. Partite dal presupposto che, a confronto, gli sbalzi d’umore fantozziani non sono nulla. Dopodiché armatevi di Xanax.

“Dov’è Handanovic?” chiede Marco. Ma come dov’è? Perché non gioca? Io ce l’ho pure al Fantacalcio e stai a vedere che dovevo mettere un Puggioni qualunque. Niente, era solo Marco che non aveva visto Handanovic. Lo sloveno è al suo posto.

“Non mi arrivano le notifiche” scrive il Direttore. Ecco. Nessuno fa il live? Prima goccia di Xanax. Eh niente, era il Direttore che non aveva attivato le notifiche.

Inizia la partita

Matteo – il mio omonimo – è una certezza. Sai che se la prenderà con Peresic o Candreva. Dipende se il giorno è pari o dispari. Se poi lui non ha un calendario sottomano, per par condicio, se la prende con tutti e due.

“Attacco nomade” sentenzia Marco. Non resta che capire se Icardi è diventato un artista del circo o Vecino si è ricordato di quella sua pro-zia che faceva la “donna barbuta”. “Non mi sto perdendo nulla?” chiede Candido. A parte qualche goccia di Xanax, Candido, non ti stai perdendo nulla. Sei in ufficio e, quasi sicuramente, è una fortuna.

“Qualcuno spieghi a Compagnoni che Millenial non vuol dire nato nel 2000” interviene Simone. D’accordo che hai centotrenta attestati di lingue straniere, che se non sai cosa fare vai a sostenere qualche esame a caso di inglese, ma ti pare il caso?

“Ditemi cos’è successo a Perisic” chiede Matteo. Oggi è pari, quindi tocca al croato. Intanto interviene Salvatore che se la prende con un Nagatomo a caso. “Candreva è diventato indispensabile” riparte Matteo. Ti chiedi se anche lui stia abusando dello Xanax e vai avanti. Luca gli suggerisce di strigliare Perisc sui social, fortunatamente la discussione si interrompe perché segna Borja Valero. Compare una foto del fantasista nerazzurro con la birra, ti domandi come sia possibile.

Inizia il secondo tempo

“I tiri di Ivan” scrive subito Matteo. Sì, oggi è pari. Marco gli va dietro, ne chiede la sostituzione, il Direttore pure. Manca una vita alla fine della partita e un quarto di redazione ce la siamo giocata. La palla ce l’ha Borja Valero, ma intanto continuano gli strali contro Perisic. Si fanno cifre di mercato, che manco a un’asta del Fanta. Matteo propone Martial: magari ha vinto al Superenalotto e non lo ha detto a nessuno. Vabbè.

Il Bentegodi urla. Handanovic ha “ucciso” qualcuno a caso, pare. Compagnoni invoca il Var (farsi gli affari suoi?). Non si capisce più niente. Luca mette in dubbio il Q.I. di mezza difesa della squadra. Il rigore c’è o non c’è? Gavillucci va a vedere il Var. E’ rigore. Miranda protesta. Parte il replay. L’intervento di Handanovic è più sgraziato di un elefante che prova a interpretare il “Lago dei cigni”.

Entra Pazzini giusto per calciare il rigore. Gol. Sulla chat parte qualsiasi cosa. Dieci messaggi in tre secondi. E tre gocce di Xanax che se ne vanno.

“Testa bassa e pedalare. Fuori Perisic e dentro Karamoh” dice Matteo. Il Direttore è della stessa idea. Audio di Salvatore: parla dalla grotta di Polifemo. Non si capisce niente. Poi manda un altro audio. “E’ colpa di Perisic”. Ti chiedi come sia possibile, ma intanto sei in bagno a prendere dei tappi per le orecchie perché quelli del Verona urlano talmente forte che sembrano essere insieme a te sul divano.

Traversa dell’Inter. Luca consiglia alla traversa di andare a farsi una gita fuori porta. “I gol ce li stiamo facendo tutti da soli” insiste Luca. “Ora si chiudono a 11” infonde fiducia Matteo. Su SkySport 2 ci sarebbe l’ATP di Parigi, ma SkyGo è impallato su un fermo immagine di Skriniar: abbiamo capito che blocca pure la tecnologia. “Finisce come a Bologna”. Ho capito una cosa: Matteo non segue corsi motivazionali.

Segna Perisic

Scrivi MUTI in chat.

“Stasera hanno segnato i peggiori” prova a parare il colpo il Direttore. Salvatore manda un altro audio. Apprendiamo che è uscito dalla grotta di Polifemo. Bene, andiamo avanti. Marco, che resta sempre il più lucido, dice che Borja gli è piaciuto. Ha ragione.

Esce Candreva. Matteo mette in dubbio la simpatia fra Spalletti e Candreva, mentre i due si abbracciano in diretta mondiale. Dopodiché si interroga su quanto perda fisicamente l’Antonio Nazionale dopo il 70’. Fortunatamente il Verona stringe d’assedio l’Inter e nessuno prosegue in questa discussione.

Mancano 15’ alla fine. Pazzini si mangia un gol che se ce l’avessi al Fantacalcio non sarei più andato avanti a scrivere, perché avrei lanciato il portatile contro la Tv. “Mancio” scrive Luca. Starà guardando lo Zenit? Gli manca il tecnico di Jesi? Chissà. Marco, che alla lunga perde di lucidità come Candreva cala dopo il 70’, in perfetto romanesco chiede perché non mandiamo D’Ambrosio in gita al mare.

Mancano nove minuti alla fine

“Datemi i 3 uomini partita che preparo la grafica” chiede Luca. Perisic, scrivo io provocatoriamente. “Borja, Candreva, Persic” fa eco Marco. Poi cala il silenzio. Si scalda Eder. Non so se le due cose sono collegate, ma intanto Brozovic va verso la bandierina con la stessa voglia che abbiamo tutti di andare il lunedì mattina al lavoro.

“Nagatomo ha sbagliato pochissimo” dice Compagnoni. Ok, lui e Salvatore hanno visto due partite diverse. “Adesso Icardi si arrabbia” dice ancora Salvatore, mentre Icardi e Spalletti si danno pacche sulle spalle come ex compagni di liceo che non si vedono da anni.

Cinque minuti di recupero

“Che disimpegno” dice Matteo di Brozovic. Probabilmente una croata, oggi, gli ha dato il due di picche. Tant’è. Spiace.

Finisce la partita. L’Inter è seconda. E’ seconda e imbattuta. Vi risparmio altri commenti. Ho finito lo Xanax. E credo anche voi.