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Internews, parla Marcelino: “Ecco perché saltò tutto con l’Inter”

Internews, le parole di Marcelino sul mancato approdo all’Inter

Sembrava tutto fatto. Era lui, Marcelino, il prescelto per allenare l’Inter dopo l’esonero di De Boer. Invece no. Squadra a Pioli che, dopo il pareggio nel Derby e la sconfitta per 3-0 di Napoli, diede vita a uno straordinario filotto di vittorie. Filotto che si interruppe bruscamente allo Stadium contro la Juventus. Il pareggio contro il Torino poi fu la goccia che fece traboccare il vaso. Di li in poi solo pessime figure e batoste in lungo e in largo per l’Italia. L’attuale tecnico del Valencia, secondo in classifica in Spagna, ha parlato alla Gazzetta dello Sport proprio del suo mancato arrivo all’Inter. Queste le sue parole: “Un anno fa io e il mio staff fummo contattati dai dirigenti dell’Inter. Andammo a Milano e facemmo due riunioni tecniche. Dopo la seconda eravamo sicuri del fatto che avremmo allenato l’Inter. E invece tra le 23 del sabato e il mezzogiorno della domenica le cose cambiarono. In 13 ore la nostra candidatura perse energia: evidentemente nell’Inter c’era chi voleva affidarci la squadra e chi invece preferiva darla a qualcun altro. Succede”. Poi ha continuato: “L’idea di allenare in Italia ci piaceva, purtroppo è saltato tutto. Ora siamo al Valencia e siamo felicissimi”.

Dall’Inter ha fatto spesa in estate

Evidentemente a Marcelino i calciatori nerazzurri dovevano piacere parecchio. In estate, infatti, ha portato al Valencia due giocatori che all’Inter non avevano certo incantato: Murillo e Kondogbia. Quest’ultimo pare letteralmente rigenerato in questo avvio di stagione, lontano parente del calciatore “ammirato” in nerazzurro. A proposito del centrocampista francese, Marcelino si è così espresso: “Avevo piena fiducia in lui. Non avevo nessun dubbio che potesse giocare a grandi livelli. Non abbiamo cercato nessun altro, volevamo lui. Mi avevano parlato molto bene della persona, del professionista. E’ chiaro che le sue qualità erano diciamo così “assopite”, però erano lì. Eravamo sicuri che in una situazione favorevole a livello ambientale potessero risvegliarsi. Conosceva già la Liga e sembrava perfetto per questo campionato”. E le sue prestazioni in campo stanno dando ampiamente ragione al tecnico spagnolo. Chissà come sarebbe andata lo scorso anno con lui in panchina. Non lo sapremo mai, ora c’è Spalletti e ce lo godiamo.