Indice dei contenuti
1 Analisi del reparto di metà campo dei nerazzurri2 Analisi della squadra3 Il trequartista4 I nomi che potrebbero arrivare Analisi del reparto di metà campo dei nerazzurri
Inter, focus centrocampo | Il 4-2-3-1 di Spalletti in questo inizio di campionato sta funzionando alla grande, ma presenta alcune lacune. Per questo articolo vale una premessa, è un articolo di analisi e non di mercato. Il centrocampo è il reparto che ha visto alternarsi più uomini in questo inizio di stagione. Sempre alla ricerca del giocatore più adatto per sviluppare la trama Spallettiana del calcio. Il punto interrogativo più grosso è e rimane sempre quello del trequartista, uomo fondamentale se si vuole giocare il 4-2-3-1, ma al momento ruolo che latita di un proprietario.
Analisi della squadra
La coperta a centrocampo è corta, molto corta, sono solo 5 gli uomini a disposizione per Luciano Spalletti. Al di là delle rotazioni che posso esistere per tirare un pò il fiato, c’è la sensazione che in questo reparto manchi qualcosa. Solo questione di numeri? Non proprio. In un centrocampo che utilizza 3 titolari, avere solo 2 sostituti non è il massimo, basta un infortunio e rischi di dover fare scelte obbligate. Contro la Samp ad esempio è uscito Vecino per Joao Mario, ma Borja Valero non nè aveva più, e neanche Spalletti, di uomini. Questo ha portato l’Inter a giocare con un uomo estremamente in difficoltà dal punto di vista fisico e ha offerto il fianco alla Samp per poter pungere.
Al momento Spalletti sembra aver trovato la quadratura del cerchio, Gaglia – Vecino sulla mediana e Borja Valero avanzato sulla trequarti. Questo forse è il miglior compromesso che poteva esserci, avere due giocatori di interdizione davanti alla difesa, con caratteristiche diverse e complementari e uno davanti che sà trattare bene la palla. Borja però dopo l’ora cala fisicamente e allora c’è bisogno del cambio, e le alternative sono in definitiva un’incognita.
Il trequartista
Il fatto che Gagliardini stia tornando in buona forma è stata una mano santa per Spalletti. Questo ha permesso l’avanzamento di Borja che sicuramente offre più sicurezza di prestazione rispetto a Joao Mario e Brozovic. Il portoghese ad inizio stagione sembrava aver cambiato passo, con due ottime partite giocate, entrambe da subentrante, e stava dando fiducia, poi però nelle partite dove è stato schierato dall’inizio ha mostrato evidenti difficoltà. Joao gioca bene, al momento, nelle partite dove c’è la possibilità di creare spazi e ripartire, nei secondi tempi appunto, mentre quando c’è da costruire manovra fà fatica, molta fatica. Brozovic invece ha offerto prestazioni più convincenti, in fase di costruzione, ma mancano ancora i movimenti propri di un trequartista, e poi c’è il solito dilemma.
Lui, come Joao Mario, sono sempre alle prese con l’essere l’eterna promessa che sembra sbocciare e poi torna indietro, e l’Inter in questo momento ha bisogno di certezze e solidità. I movimenti propri di un trequartista si spiegano molto semplicemente con un azione: Il gol di Borja a Verona. Il 4-2-3-1 è un modulo studiato perchè il trequartista funga da seconda punta. Questo è successo a Verona, cross dalla destra, Icardi se ne porta dietro 2 tagliando sul primo palo e Borja mette dentro comodo comodo da due passi. Manuale del calcio direbbe Josè Altafini.
Questo però, in questa stagione ad occhio e croce è successo solo a Verona. Perisic e Candreva per caratteristiche, essendo entrambi due ali prestati ad attaccanti esterni, non attacano l’area piccola ma rimangono più fuori, e se il trequartista rimane basso, come fanno spesso Brozovic e Joao Mario, allora ecco che Icardi spesso e volentieri si trova a fare a sportellate con 2-3 avversari. La verità è che a questa squadra, oltre al fattore numero, manca un trequartista, cosa fondamentale per fare il salto di qualità.
I nomi che potrebbero arrivare
Partiamo dal fantamercato, lo scambio Joao Mario Pastore. Pastore in effetti sarebbe perfetto per questa inter e per il ruolo di trequartista, ma al di là che è fantamercato al momento, è comunque una trattativa che ci farebbe rimanere con gli stessi uomini a livello numerico. Questo non può andare bene perchè l’Inter ha bisogno di implementare assolutamente la rosa a centrocampo. I 3 nomi più papabili per Gennaio sono Torreira, Vidal e Ramires.
Partiamo da Torreira, giocatore molto tecnico, è un prospetto su cui tenere gli occhi puntati. Giampaolo però difficilmente lascerà partire il giocatore a Gennaio. Vidal è in effetti l’uomo migliore sulla carta per quel ruolo, e anche per tutti gli altri. Giocatore capace di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo potrebbe essere in effetti il profilo giusto. Costa tanto però e ha 31 anni, sono due variabili che hanno un grosso peso, anche perchè, detto con molta onestà, il Vidal di Monaco sembra un giocatore diverso rispetto a quello ammirato a Torino. Vidal sarebbe una grande scommessa, 40 milioni di euro e la possibilità che non incida da top player in questa rosa.
L’altra alternativa è quella tutta in casa. Ramires, giocatore dello Jiangsu, altra squara della scuderia Suning, verrebbe in prestito secco a Gennaio. Ramires, quello del Chelsea, era un gran giocatore, abile con i piedi, grande incursore e dotato di una grinta fuori dal comune. Sono quasi due anni che gioca in Cina però, e c’è da vedere se i ritmi europei sono ancora di suo gradimento. In attesa di Gennaio però ci congediamo con la riflessione che questa Inter ha dei numeri a favore per poter puntare in alto. Per farlo però ha bisogno anche di riuscire a sistemare alcune zone del campo dove in questo momento è meno coperta ed il centrocampo, in particolare la trequarti, in questo momento sembra essere la priorità.