Inter: Kiev, 4 novembre 2009, nasce il Triplete grazie agli “angeli del freddo”

Inter: 4 novembre, data indimenticabile

Inter: le date sono importanti. La memoria ancora di più. Il 4 novembre gli italiani più attempati ricordano la disastrosa alluvione di Firenze del 1966. Ci vollero migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo per mettere in salvo il patrimonio artistico della città di Dante. Gli chiamarono gli “angeli del fango”. Per l’Inter invece ci sono due “angeli del freddo”. Anche loro in un gelido 4 novembre di otto anni a Kiev fa salvarono un immenso patrimonio, quello interista, da una alluvione di polemiche. Se Milito e Sneijder non avessero ripreso la situazione per i capelli non ci sarebbe stato nulla di quella cavalcata imperiosa che furono i mesi successivi.

Condizioni difficilissime

I ragazzi di Mourinho arrivarono a quella partita in condizioni psicologiche difficilissime, con Rubin Kazan e gli stessi ukraini pronti a sorpassare i nerazzurri in caso di sconfitta. Quando era al Milan, in occasione dei derby, Shevchenko poteva tirare dal bagno di casa sua che la palla gli finiva dentro. Aveva buona memoria Scheva e anche quella sera al 21mo del primo tempo uccellò Julione con una parabola beffarda. Lì iniziarono i 65 minuti forse più lunghi e drammatici della storia recente dell’Inter. Le condizioni climatiche e psicologiche non consentivano un gran calcio a Milito e c., l’ardore c’era tutto, il costrutto no. Eto’ e Balotelli sbagliarono nella ripresa due gol quasi fatti.

Fuori da tutto a cinque dalla fine, poi…

Fatto sta che a cinque minuti dalla fine l’Inter era quasi fuori da quella Champions. Poi gli dei del calcio forse pensarono alla salute mentale di Moratti, che avrebbe rischiato guai seri in caso di una eliminazione così sanguinosa.
Milito all’85 con il tiro più sporco della sua carriera pareggiò. 4 minuti dopo il tacco di Wesley a liberare Muntari, il tiro, la respinta del portiere ukraino, Milito si avventa ma la scarica ancora sul portiere. Lì si materializza Sneijder che quasi travolgendo l’estremo difensore scaricò in rete il gol più importante ed incre-dibile di quella Champions. I defibrillatori iniziarono a fare il loro dovere, il Triplete stava vedendo la luce…