Spalletti a Inter TV
Prima della conferenza stampa pre partita, Spalletti è solito rispondere alle domande dei tifosi Via Facebook.
Sull’atmosfera che ci sarà domani a San Siro, il mister ha risposto che “gli anelli di San Siro saranno come fedi nuziali del patto d’amore tra tifosi e squadra”.
Un’immagine poetica e un po’ retorica, se vogliamo.
Ma di certo vera.
La sintonia tra gente nerazzurra e squadra è totale, la fame di Inter è spasmodica. I 75 mila di domani lo dimostrano.
Da giorni i media si riempiono la bocca con le presenze sugli spalti per le partite dell’Inter.
Non ci sono stati sempre questi numeri, ma gli interisti pur bofonchiando, magari anche con proteste eclatanti, a San Siro non sono mai mancati.
Né ai tempi di Ronaldo né quando la maglia la vestivano Vampeta, Pistone o Hakan Sukur.
Anche quelli che criticavano durante il mercato
I risultati tirano gente, non c’è dubbio, ma ancor di più ha sempre potuto l’amore per i colori nerazzurri.
Parte di quelli che domani saranno sugli spalti, tre mesi fa smoccolavano contro Suning e la dirigenza incapace e/o impossibilitata a condurre un mercato di vertice.
Non c’è stato bisogno di Vidal o Di Maria per riaccendere l’entusiasmo dei sostenitori. Non c’è stato bisogno di mettere sul piatto 200 milioni come altri che ben conosciamo e che ci leggono la targa, ammesso che abbiano buona vista perché son lontani, ma lontani davvero.
All’Inter non c’era bisogno di distruggere per rifondare. C’era la necessità di idee chiare, programmi realistici, persone competenti e appassionate.
E soprattutto c’era bisogno di un’indole diversa in campo nei 90 minuti più recupero.